Missili e bombe made in USA per le forze aeree dell’Oman
Dopo il contratto da 2,5 miliardi di sterline (4 miliardi di dollari) firmato con Bae Systems per la fornitura di 12 caccia Eurofighter Typhoon e 8 addestratori avanzati Hawk 124, le forze aeree reali dell’Oman continuano lo shopping destinato a migliorare le capacità operative con la richiesta di nuovi armamenti da destinare ai 24 cacciabombardieri F-16 in servizio. Si tratta di un contratto da 117 milioni di dollari con aziende quali Raytheon, General Dynamics, Textron and McAlester Ammunition, con richiesta presentata il 14 dicembre scorso U.S. Defense Security Cooperation Agency. Nella lista della spesa figurano 27 missili aria-aria AMRAAM (advanced, medium-range air-to-air missiles), 162 bombe a guida laser da 225 chili GBU-12 Paveway, 210 bombe dello stesso peso BLU-111B/B e proiettili per i cannoncini da 20 millimetri. L’aggiornamento degli F-16 omaniti già prevede un contratto con Northrop Grumman per l’update del radar e uno con Lopckheed Martin per l’acquisizione di un pod per l’acquisizione degli obiettivi Sniper. Nell’ultimo anno mezzo l’Oman (uno dei Paesi arabi in prima linea nel braccio di ferro con l’Iran) ha firmato contratti militarti per un miliardo di dollari con aziende statunitensi e per 4 miliardi di dollari con quelle britanniche anche se la commessa dei Typhoon avrà ricadute su tutte le aziende coinvolte nel consorzio Eurofighter. La componente da combattimento omanita può contare anche su 23 cacciabombardieri leggeri Hawk 203 e una ventina di aerei da attacco Jaguar tutti di origine britannica.
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