Marò: i risultati del nostro sondaggio

Per i lettori di Analisi Difesa non ci sono dubbi. La responsabilità dello smacco subito dall’Italia per i dieci mesi di prigionia in India dei fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (prolungati ancora chissà per quanto tempo dalle autorità di Nuova Delhi) ricade sul governo italiano.  Questa la risposta al quesito che abbiamo posto ai lettori attraverso facebook ed email.
Latorre e Girone sono ancora prigionieri in India. Su chi ricade la maggiore responsabilità per la loro mancata liberazione?
Il 75 per cento di quanti hanno risposto ritiene infatti che “il governo italiano abbia agito con scarsa fermezza e incisività nei confronti dell’India anteponendo la salvaguardia degli interessi commerciali con  Nuova Delhi alla liberazione dei due militari”.
Per il 12 per cento invece la responsabilità principale è delle autorità indiane “che violano il diritto internazionale e si comportano con arroganza e disprezzo nei confronti dell’Italia”.
Il 6 per cento la “colpa” e della “comunità internazionale il cui disinteresse conferma lo scarso peso dell’Italia” mentre una percentuale analoga ritiene che la responsabilità sia ancora del governo italiano ma perché “nonostante i molteplici sforzi, non è riuscito a mobilitare la comunità internazionale né a esercitare efficaci pressioni sulle autorità indiane”.
Infine solo l’uno per cento è convinto che non ci siano responsabilità da attribuire “perché in questa vicenda imprevedibile e senza precedenti non si possono attribuire responsabilità specifiche”.

 

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