Africom guida i raids dei droni dalla Germania
AGI – Gli attacchi con i droni contro i fondamentalisti islamici in Africa verrebbero coordinati nelle basi americane sul suolo tedesco. Lo rivelano la ‘Sueddeutsche Zeitung’ ed il programma televisivo ‘Panorama’ della prima rete televisiva pubblica Ard, secondo i quali ad essere coinvolti nelle operazioni militari sarebbero il comando militare americano per l’Africa “Africom” di stanza a Stoccarda e l'”Air Operations Center” (AOC) della base militare di Ramstein, nel land della Renania-Palatinato. Fino ad oggi sarebbero state compiute in Somalia dai militari americani 10 missioni con droni (aerei senza pilota), che avrebbero portato all’uccisione di 29 persone, la maggior parte delle quali appartenenti alle milizie somale Shabaab. La ‘Sueddeutsche’ rivela che a Ramstein sono 650 i militari che controllano lo spazio aereo africano e che sulla base delle rilevazioni satellitari pianificano gli interventi dei droni. I responsabili militari americani hanno confermato che per le operazioni condotte in Africa, compreso l’impiego dei droni, la responsabilità attiene all’Africom di Stoccarda. Secondo l’esperto di diritto internazionale Thilo Marauhn, le uccisioni di persone sospette mediante l’impiego di droni “al di fuori di un conflitto armato” potrebbe rappresentare per la Germania un’infrazione al diritto internazionale, se il governo tedesco ne fosse a conoscenza e non protestasse. Ad una domanda in merito, il governo tedesco ha ribadito di non avere “nessuna conoscenza” che gli attacchi con i droni da parte delle forze armate americane siano stati pianificati ed eseguiti in Germania.
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