La Nsa è già un gigante, ma continua a crescere
ANSA – Gru e bulldozer sono al lavoro per ampliare del 50 per cento il quartier generale della National Security Agency (Nsa) a Fort Meade, la cui superficie è già più vasta di quella del Pentagono. Ma si tratta solo di uno dei centri della maggiore agenzia di Intelligence Usa: dall’11 settembre 2001, tutte le sue sedi negli Usa sono notevolmente cresciute, e anche quelle all’estero, in Gran Bretagna e Australia. E continuano a crescere. Dagli attacchi di al Qaida contro New York e Washington, la sua forza lavoro militare e civile e’ aumentata di un terzo, fino a 33 mila unità, secondo quanto ha reso noto la stessa Nsa. Il suo budget è grosso modo raddoppiato e il numero delle aziende private da cui dipende è più che triplicato, da 150 a quasi 500, secondo un conteggio del 2010 del Washington Post, che oggi dedica un lungo articolo alla crescita esponenziale dell’Agenzia, che di recente e’ uscita suo malgrado dall’ombra ed e’ finita sotto i riflettori di tutto il mondo, in seguito allo scandalo Datagate innescato dalla ‘talpa’ Edward Snowden. La sua crescita è strettamente connessa all’insaziabile richiesta di informazioni di intelligence da parte delle altre agenzie di 007, dei militari e dell’Fbi, che sempre più fanno riferimento ad una sezione della Nsa chiamata Geolocation Cell, il cui compito e’ localizzare i nemici nel mondo in tempo reale. Il suo motto è ‘Noi li rintracciamo, voi li colpite’. Una capacità ampiamente utilizzata nei campi di battaglia, in particolare in Iraq e Afghanistan, ma anche ben piu’ lontano.
”I segnali stranieri che la Nsa raccoglie sono di valore incalcolabile per la sicurezza nazionale”, poiche’ ”aiutano l’agenzia a stabilire dove si trovano i nemici, cosa stanno pianificando, quando pianificano di agire, con chi lavorano e che tipo di armi usano”, ha affermato la Nsa in un comunicato fatto avere al Post. Ma anche negli Usa sono sempre piu’ richieste le informazioni che la Nsa elabora attraverso la raccolta di dati finanziari e biometrici, i movimenti di denaro all’estero, e l’immagazzinamento di metadati, analisi e schemi. Un’attività che richiede spazio e investimenti, e per questo l’agenzia ha avviato da due anni i lavori per creare un megacentro da un miliardo di dollari nello Utah, dove collocare giganteschi computer in grado di immagazzinare l’enorme massa di dati raccolti ogni giorno. E grandi investimenti sono in corso anche nella base in Georgia, dove vengono raccolti e esaminati i i dati in arrivo dal Medio Oriente, in quella delle Hawaii, che lavora sulle isole del Pacifico, come nella base in Texas, che lavora sul centro e sud America. E anche la stazione della Nsa nella base della Raf a Menwith Hill, nello Yorkshire, che raccoglie dati di parte dell’Europa e Medio Oriente, verrà potenziata, così come quella in Australia, che si concentra su una parte sull’Asia. Si tratta di investimenti ”per rendere l’impresa globale dell’agenzia sempre più senza soluzione di continuità, mentre affrontiamo avversari sempre più interconnessi”, ha scritto nel suo messaggio al Post la Nsa, aggiungendo che, ”comunque, noi adeguiamo costantemente i nostri sforzi per sfruttare le comunicazioni all’estero dei nostri nemici”, per difendere gli Stati Uniti.
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