Siria: Riad voleva "comprare" Putin
TMNews – Nell’incontro del 31 luglio scorso il principe saudita Bandar bin Sultan offrì al presidente russo Vladimir Putin di siglare un accordo per controllare il mercato mondiale del petrolio e salvaguardare i contratti di gas di Mosca, in cambio della fine dell’appoggio russo al regime siriano di Bashar al-Assad. La notizia, già circolata nelle scorse settimane e smentita dal Cremlino, è stata rilanciata oggi dal quotidiano britannico Telegraph, citando la trascrizione dell’incontro pubblicata dal quotidiano libanese As-Safir, vicino al movimento sciita Hezbollah, ostile ai sauditi e alleati di Damasco. Il potente capo dell’intelligence saudita e responsabile della politica di Riad per la Siria avrebbe affrontato Putin con un mix di offerte e minacce, scrive oggi il quotidiano britannico. “Esaminiano come definire una strategia congiunta russo-saudita sulla questione petrolio – avrebbe detto Bandar – l’obiettivo è concordare il prezzo del petrolio e le quantità di greggio che tengano stabile il prezzo sui mercati mondiali”.- “Noi comprendiamo il grande interesse russo per il petrolio e il gas nel Mediterraneo, da Israele a Cipro – avrebbe aggiunto – noi comprendiamo anche l’importanza del gasdotto russo in Europa. Non siamo interessati a competere; possiamo cooperare in questo settore”. Bandar avrebbe quindi offerto una sorta di alleanza tra Opec e Russia, che insieme producono complessivamente oltre 40 milioni di barili di greggio al giorno, pari al 45% della produzione globale, spiega il Telegraph. Il principe saudita avrebbe anche promesso di salvaguardare la base navale russa in Siria, qualora il regime di Assad fosse stato rovesciato, ma avrebbe anche insinuato possibili attacchi di terroristi ceceni alle Olimpiadi invernali di Sochi in mancanza di un accordo: “Posso garantirvi di proteggere le Olimpiadi invernali del prossimo anno – avrebbe detto Bandar – i gruppi ceceni che minacciano la sicurezza dei giochi sono controllati da noi”. L’incontro Putin-Bandar sarebbe stato burrascoso, sottolinea il Telegraph, con il presidente russo fermo sulle proprie posizioni, tanto da spingere il principe saudita a dichiarare che non poteva esserci “via di fuga da un’opzione militare” di fronte al rifiuto di Mosca.
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