News da Mosca

Nuovo contratto per 40 Mil-8AMTSh
Degli elicotteri d’assalto Mil Mi-8AMTSh ne avevamo parlato su AD nr. 136 (febbraio 2013) con l’articolo “Nuovi elicotteri per le forze speciali d’assalto russe” anticipando che entro l’anno in corso sarebbe stato siglato il contratto.  Sabato 3 agosto Yuri Borisov, vice ministro della Difesa russa e Dmitry Petrov, CEO di Russian Helicopters hanno siglato il contratto per ben 40 elicotteri d’assalto per un valore di 380 milioni di dollari. Il numero consistente di velivoli ordinati supera ampiamente le stime previste a suo tempo dal quotidiano Izvestia (che citava a tal proposito un numero massimo di 15 elicotteri). Secondo Dmitry Petrov le consegne dei primi Mi-8AMTSh dovrebbero cominciare a partire dall’anno prossimo. La versione AMTSh (ribattezzata “Terminator”) è una speciale versione da combattimento e assalto dell’elicottero utility Mi-8 dotato di turbine più potenti e rotore di coda posizionato a sinistra. I suoi sistemi d’arma prevedono missili aria-aria Igla-V (versione specifica per elicotteri), missili aria-superficie Shturm-V ASM, lanciarazzi B8V20 e gun-pods dotati di mitragliatrici Gsh-23. Il Mi-8AMTSh è dotato inoltre di un nuovo sistema di navigazione basato su GLONASS, nuovi sistemi di ricerca, puntamento e attacco (TV, IR e telemetro laser), un radar per il rilevamento degli obiettivi terrestri, doppi schermi MFD separati per entrambi i piloti, un faro proiettore agli infrarossi TSL-1600 progettato per illuminare il campo di battaglia anche in caso di oscurità o maltempo chiaramente compatibile con i sistemi di visione notturna (NVG) e un sistema di blindatura parziale dell’abitacolo a protezione dell’equipaggio. Mostrato per la prima volta nel 1997 durante il salone aerospaziale inglese a Farnborough, il Mi-8AMTSh è stato finora acquistato dalle forze aeree di Perù, Uganda, Ghana e Sri Lanka.

Aggiornamento per bombardieri i Tu-160
Il Ministero della Difesa russo, il bureau Tupolev e la società costruttrice Kazan Aircraft Production Association hanno sottoscritto un contratto del valore di 103 milioni di dollari per l’aggiornamento di tre bombardieri strategici Tupolev Tu-160 (Codice NATO “Blackjack”). Il termine per la consegna dei velivoli aggiornati, stando alle dichiarazioni della società interessata, sarà il 31 dicembre 2015. Facendo seguito alle affermazioni rilasciate dal Ministero della Difesa nel febbraio dello scorso anno saranno almeno dieci i Tu-160 che entro il 2020 verranno avviati al programma di aggiornamento in questione al fine di coprire il periodo che porterà all’ingresso in linea del bombardiere strategico di nuova generazione PAK-DA. Designato come Tu-160M (il cui suffisso M sta per “modernizzazione”) il velivolo dovrebbe ricevere migliorie all’avionica, all’elettronica di bordo nonché nuove armi al fine di elevarne la sua efficacia in combattimento. In questo modo il Tu-160 supererà i 30 anni di carriera operativa essendo entrato in servizio nel 1987 (benché il primo volo risalga precisamente al 18 dicembre 1981). Il Blackjack, bombardiere strategico supersonico ad ala a geometria variabile, rimane il più grande aereo supersonico del mondo (nonché il più grande al mondo tra gli aerei da combattimento e tra gli aerei dotati di ala a freccia variabile) capace di colpire obiettivi con armi convenzionali o nucleari. Attualmente sono 16 gli esemplari di Tu-160 in servizio con il 121° Reggimento Guardie Aviazione situato presso la base di Engels, anche se più fonti indicano con un’alta probabilità l’acquisizione di altri nuovi 14 esemplari.

Antonov An-148 per l’aeronautica russa
Secondo fonti vicine all’industria aeronautica, il Ministero della Difesa russo e la società VASO (Voronezh Aircraft Production Association) avrebbero firmato un contratto del valore di 18 miliardi di rubli (circa 550 milioni di dollari) per la consegna di 15 velivoli da trasporto Antonov An-148 da destinare alla VVS. Secondo tale fonte la programmazione delle consegne è stata strutturata nel seguente modo: il primo velivolo sarà consegnato all’Aeronautica Militare russa nel 2013, quattro saranno consegnati nel 2014; a seguire quattro velivoli nel 2015, tre nel 2016 e infine i rimanenti tre nel 2017. Moderno aereo da trasporto regional biturbina progettato negli anni ‘90 dal bureau ucraino Antonov, l’An-148 è destinato a sostituire i vetusti An-24, Tu-134 e la famiglia degli Yak-40/42. Per dovere di cronaca è bene precisare che oltre alle imprese russo-ucraine sono state coinvolte nella realizzazione dell’An-148 varie aziende occidentali tra cui le francesi Thales e Filotex, le tedesche LITEF, Liebherr, Goodrich Aerospace Hella, EnerSys Hawker, Pall Corporation GmbH, l’americana Rockwell Collins e le inglesi Raychem e Dunlop Aircraft Tyres Limited. Attualmente la società Antonov sta lavorando su due versioni derivate dall’An-148: la An-148MP-300 destinata al pattugliamento marittimo con un’autonomia in volo di 10 ore e la possibilità d’imbarcare missili anti-nave, cariche di profondità, etc. e la versione An-178, versione dedicata esclusivamente al trasporto con un carico utile di 16 tonnellate.

Sessanta Mi-28UB entro il 2020
Secondo dichiarazioni fornite dal Comandate delle Forze aeree russe Viktor Bondarev, il Ministero della Difesa russo acquisirà ben 60 elicotteri Mil Mi-28UB per migliorare l’addestramento dei piloti di Mi-28N. Si tratta di una variante specifica per l’addestramento al combattimento dell’elicottero d’attacco Mi-28N Night Hunter, dotato di comandi di volo idromeccanici duplicati che possono essere azionati sia dal pilota che dall’istruttore di volo. Dopo aver partecipato ad un volo dimostrativo del Mi-28UB presso lo stabilimento Rostvertol che produce entrambe le versioni dell’elicottero d’attacco, il Tenente Generale Viktor Bondarev ha dichiarato: – “Acquisteremo dai quattro ai sei elicotteri [Mi-28UB] per ogni unità che ha in servizio il Mi-28N; è nelle nostre intenzioni infatti procedere all’acquisizione di 60 elicotteri Mi-28UB entro il 2020 al fine di aumentare sensibilmente la formazione e la velocità dell’addestramento dei piloti.” Il Mi-28N è l’ultima versione dell’elicottero d’attacco Mi-28 (“Havoc” per la NATO), progettato per le operazioni contro carri armati, elicotteri, forze di terra e postazioni di difesa fortificate in ogni condizione climatica, in missioni diurne o notturne. Ultime dichiarazioni del Ministro della Difesa Russo riportavano l’intenzione di acquistare circa 67 esemplari di Mi-28N al fine di rimpiazzare completamente nelle forze armate i vecchi Mi-24 entro il 2015.

Il primo T-50 entro la fine del 2013
Secondo quanto dichiarato dal Comandante in capo della VVS Tenente Generale Viktor Bondarev, l’Aeronautica Militare russa riceverà il primo caccia Sukhoi T-50 entro il terzo trimestre di quest’anno per effettuare successivamente i test di volo di Stato nel trimestre successivo. Lievemente diversa l’opinione del presidente della UAC (United Aircraft Corporation) Mikhail Pogosyan, il quale avrebbe affermato che i test relativi al T-50 inizieranno non prima del 2014, qualche mese dopo rispetto a quanto previsto da Bondarev. A tal proposito ricordiamo infine che a fine aprile il Presidente della Federazione russa Vladimir Putin aveva annunciato che l’ingresso operativo del T-50 sarebbe avvenuto non prima del 2016. Ad ogni modo, nonostante le lievi divergenze d’opinioni sulle fasi temporali, lo sviluppo del T-50 appare al giorno d’oggi estremamente rapido se confrontato con il suo pari classe statunitense, ovvero l’F-22 Raptor.

Approvato il piano di sviluppo dell’industria aeronautica russa
Il Primo Ministro russo Dmitry Medvedev ha approvato un piano per l’avvio di un programma di stato sullo sviluppo dell’industria aeronautica russa relativo al periodo 2013-2015. Il programma di stato approvato dal governo nel dicembre dello scorso anno serve a sviluppare e incrementare le capacità di questo settore fino al 2025 rendendolo altamente competitivo e al fine di aiutarlo a riacquisire determinate posizioni sul mercato internazionale. Al programma sarà destinato un totale di 78,3 miliardi di rubli (2,4 miliardi di dollari) per il bilancio 2013, 107 miliardi di rubli (3,3 miliardi di dollari) saranno assegnati nel 2014 e 123,5 miliardi di rubli (3,8 miliardi di dollari) nel 2015. Come risultato, entro il 2025, le quote di produzione industriali aerospaziali russe sul mercato mondiale raggiungeranno in termini monetari il 3.6% e l’11.9%, rispettivamente nei segmenti civile e militare.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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