Preziosa: l'Aeronautica verso un “buco operativo”
ASCA – ”Nel periodo 2018-2022”, a causa dell’uscita dei vecchi sistemi d’arma (AMX e Tornado) e del basso rateo di produzione dei nuovi aerei che vanno a sostituirli (75 cacciabombardieri F-35) ”ci sarà un buco operativo di 4-5 anni”. Lo ha dichiarato il 22 novembre il capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, il generale Pasquale Preziosa, in audizione informale presso le commissioni riunite Difesa di Camera e Senato nell’ambito dell’esame congiunto dello schema di decreto legislativo sulla riforma dello strumento militare. ”Operiamo per ottenere il massimo risultato – ha aggiunto Preziosa – ma bisogna rivedere i compiti svolti dall’Aeronautica concentrandosi su quelli prioritari”. In questo senso il capo di stato maggiore ha evidenziato come la forza armata dovrà uscire ”dai settori meteo e gestione traffico aereo civile, in cui ancora oggi è presente per il 25%”. L’Aeronautica peraltro ”già oggi non è in grado di assicurare il trasporto aereo sanitari con elicotteri, anche se di notte e con cattivo tempo, ci saremo sempre”. Entro il 2018, secondo Preziosa, ci sarà poi ”l’annullamento della controffensiva aerea”, mentre ”per la difesa da missili balistici oggi il segmento terrestre é praticamente scoperto”. ”Con mezzo pieno – ha detto con una battuta il generale Preziosa – non si fanno gli stessi chilometri di un pieno”. Sul fronte del personale, la forza armata passa ”da 44.500 a 33.800 unità”, ed emerge un problema invecchiamento: ”al 2024 – afferma Preziosa – l’età media del personale sarà tra i 50 e i 60 anni, occorre una politica di arruolamenti per abbassare l’eta’ media”. Sulla controversa questione dell’esonero dal servizio, attraverso il cosiddetto scivolo d’oro, il capo di stato maggiore ricorda che ”si tratta di istituti già presenti nella pubblica amministrazione, bisogna favorire l’uscita dal servizio inserendo formule di flessibilità in entrata ed in uscita”. L’Aeronautica, che ”é già passata da 40 a 18 aeroporti armati e da 33 a 18 stormi”, guarda infine con interesse al segmento dei velivoli a pilotaggio remoto, ”che sarà il trend dei prossimi 15 anni”.
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