Biocombustibile per la Marina Militare
Nei giorni 28-29 gennaio, avrà luogo la sperimentazione di un biocombustibile a base di Green Diesel sul Pattugliatore d’Altura Foscari della Marina Militare Italiana. Il progetto “Flotta Verde”, della durata di circa un anno, nasce dall’esigenza operativa di individuare un prodotto alternativo al combustibile navale di origine fossile (gasolio codice NATO F76), utilizzato a bordo delle Unità Navali. Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale. La sperimentazione a bordo di Nave Foscari (nelle foto), rappresenta la fase conclusiva di un progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra Marina Militare ed Eni. Con esso si completa la prima fase della sperimentazione del gasolio navale verde, il combustibile di nuova generazione. Il progetto “Flotta Verde”, della durata di circa un anno, nasce dall’esigenza operativa di individuare un prodotto alternativo al combustibile navale di origine fossile (gasolio codice NATO F76), utilizzato a bordo delle Unità Navali.
L’obiettivo strategico è quello di assicurare la disponibilità di un combustibile, in grado di arginare, in parte, ai rischi di approvvigionamento da paesi a forte instabilità socio-politica, dall’altro quello di sottolineare con iniziative concrete l’impegno della MM a favore delle problematiche ambientali, tramite l’utilizzo di combustibili non fossili. Il combustibile richiesto contiene una percentuale significativa di componenti di origine rinnovabile (superiore al 50%) e, nel contempo, deve soddisfare le severe specifiche NATO dei combustibili ad uso militare, per i quali è escluso l’utilizzo di componenti bio-derived di tipo tradizionale, quali il FAME. Tali componenti, infatti, presentano caratteristiche che risultano non compatibili con i sofisticati propulsori utilizzati sui mezzi navali militari. A dicembre 2012 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra M.M. ed eni, per lo sviluppo e la sperimentazione, a bordo di unità navali messe a disposizione dalla M.M., di un biocombustibile composto per almeno il 50% da GreenDiesel™ ottenuto attraverso la tecnologia “Ecofining™”, sviluppata da eni in collaborazione con Honeywell-UOP.
Nel primo semestre 2013 è stata messa a punto la formulazione ottimale del combustibile, tramite una serie di test di laboratorio e prove al banco su motori, utilizzando le strutture del Centro Ricerche di S. Donato. Nel secondo semestre è stata individuata la formulazione più idonea e si sono conclusi i test sia a banco che in sala emissioni sul prodotto finale. Questa prima sperimentazione ha portato alla produzione complessiva di circa 30 mc di combustibile, di cui circa la metà è costituito da GreenDiesel™ prodotto in un impianto in USA su tecnologia Ecofining eni/Honeywell-UOP, e l’altra metà è gasolio di alta qualità proveniente dalla raffineria di Sannazzaro. Per il 2014 la sperimentazione proseguirà coinvolgendo più unità navali con propulsori di diverse caratteristiche. Saranno pertanto utilizzati quantitativi maggiori di prodotto (circa 150 mc) a partire dal Green Diesel™ che sarà prodotto nella Bioraffineria eni di Venezia, in avviamento nei primi mesi del 2014.
Fonte e foto: Marina Militare
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