Esercitazione navale russo-cinese nel Mediterraneo orientale
Sabato scorso Russia e Cina hanno dato il via ad una esercitazione navale nel Mediterraneo orientale; coinvolti l’incrociatore nucleare lancia missili (ARKR) russo Pietro il Grande (nella foto) e l’unità cinese Yancheng, fregata classe Type 054 partita dal porto di Vladivostok dove era arrivata il 7 gennaio scorso per partecipare al convoglio navale destinato alla distruzione delle armi chimiche siriane. Obbiettivo principale dell’esercitazione, che è proseguita per tutto il week-end, sarebbe stata la verifica del livello di cooperazione operativa tra le due forze navali, soprattuto per quanto riguarda la difesa aerea, le operazioni anti terrorismo e il soccorso in mare. Secondo quanto diramato dall’agenzia di stampa Interfax-AVN, in zona avrebbero incrociato altre due grandi navi da sbarco russe, la Avoz, salpata da Sebastopoli il 13 gennaio, e la Geory Pobedonosets, unità in forza alla Flotta del Nord che avrebbe ripreso il mare dopo una breve sosta nel porto di Novorossiysk, sul Mar Nero.
Oltre all’incrociatore classe Kirov, Pyotr Velikiy, la Marina Militare russa è attualmente nel Mediterraneo orientale con la portaerei Admiral Kuznetsov, il cacciatorpediniere Admiral Levchenko, la fregata Smetlivy, le grandi navi da sbarco, Nikolai Filchenkov e Olenegorsky Gornyak, i ricognitori Priazovye e Admiral Fyodor Golovin; in appoggio sono presenti le navi cisterna Sergei Osipov, Iman e Kama, i rimorchiatori Altai and Nikolai Chiker e l’officina galleggiante PM-56, attraccata nel porto siriano di Tartous. Nel luglio scorso Russia e Cina avevano effettuato l’esercitazione “Naval Interaction”, manovra navale congiuta di tre giorni giocata a largo di Vladivostok, grande porto dell’estrema russia orientale.
Fonte: IT log Defence
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