L’Australia ordina altri 58 F-35

L’Australia acquista altri 58 cacciabombardieri americani F-35 Joint Strike Fighter (JFS) a un prezzo di 12,4 miliardi di dollari australiani (8,3 miliardi di euro). L’acquisto, annunciato oggi dal primo ministro conservatore Tony Abbott, si aggiunge ai due F-35 già pagati e ai 14 ordinati, portando a 72 la flotta di JSF di Canberra che formeranno 3 squadroni operativi e uno per la formazione dei piloti. L’F-35 sostituirà i velivoli F/A-18A/B Hornet. che verranno ritirati entro il 2022 ma il governo australiano ha in opzione l’acquisizione di un ulteriore squadrone di  F-35 per la futura sostituzione degli F/A-18E/F Super Hornet.

“Sono i caccia più avanzati in produzione nel mondo e daranno un contributo vitale alla sicurezza nazionale, assicurando che l’Australia mantenga un vantaggio regionale di combattimento aereo”, ha detto Abbott. “Gli F-35 assicureranno un grande rafforzamento delle capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione delle forze di difesa”, ha aggiunto. Più di 1,6 miliardi di dollari (1,1 miliardi di euro) saranno spesi nell’espansione di due basi della Royal Australian Air Force,  Williamtown nel Nuovo Galles del Sud e la Tindal nei Territori del Nord mentre l’industria australiana della difesa ha ottenuto compensazioni per oltre 355 milioni di dollari e si appresta a ottenere ulteriori 1,5 miliardi in contratti legati alla produzione e all’intero ciclo di vita della flotta di JSF della RAAF. Un comunicato di Lockheed Martin annuncia che “sono attese nuove opportunità per le aziende australiane derivanti dal supporto continuativo che il Paese ha accordato al programma F-35”.

Il caccia stealth F-35 è stato descritto dal ministro Abbott come il jet da combattimento più ‘intelligente’ nel pianeta, progettato per colpire il nemico in aria e sul terreno senza essere individuato dai radar. Il suo sviluppo è stato travagliato però da difetti, ritardi e sforamento di costi. Lo stesso generale del Pentagono Chris Bogdan, responsabile per i Joint Strike Fighter, durante una recente visita in Australia ha ammesso che gli aerei sono ancora inaffidabili e richiedono troppa manutenzione. Molti problemi devono ancora essere risolti, in particolare nel software.

(con fonti Ansa e Lockheed Martin)

Foto: Lockheed Martin

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