Arrestato l'hacker cinese che ha rubato i segreti dei jet USA
ANSA – In un nuovo delicato caso di cyber-spionaggio tra Usa e Cina: il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato il proprietario di una azienda di tecnologia aeronautica cinese per il furto di una serie di informazioni riservate, ad alcune grosse società che lavorano per la Difesa americana, tra cui la Boeing Co. Lo riferisce il Wall Street Journal, secondo cui le accuse sono state sollevate contro un cittadino cinese che vive in Canada, di nome Su Bin, che assieme a due hacker in Cina avrebbe tra il 2009 e il 2013 sottratto dai computer della Boeing e altre aziende informazioni sulla tecnologia di aerei militari, tra cui il C-17 da trasporto (nella foto) e i sofisticati caccia F-22 e F-35 costruiti dalla Lochkeed Martin. Informazioni, scrive il Wsj, che sarebbero state poi trasmesse a delle ‘entità’ in Cina, a volte a pagamento. Quindi, al contrario dei cinque ufficiali militari cinesi incriminati a maggio negli Usa per aver spiato aziende americane, apparentemente Su lavorava in proprio. In base ad una richiesta americana, Su Bin è stato frattanto arrestato il 28 giugno scorso in Canada, da dove dovrebbe essere estradato verso gli Stati Uniti.
Foto Boeing
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