Il bottino di guerra dello stato islamico
Nella parata dei militanti sunniti dello Stato Islamico nella città siriana di Raqqah sono stati mostrati ilò 1° luglio armi e mezzi catturati in Siria e in Iraq. Da quanto si vede nel video della Reuters tra questi hanno sfilato in parata due carri armati T-62, tre obici statunitensi M-198 da 155mm trainati da autocarri Oshkosk MTVR, un obice semovente russo 2S1 Gvozdika da 122mm , un veicolo da combattimento di fanteria BMP-1, diversi 4×4 M-998 Humvee e un missile Scud non operativo.
Nell’attacco del mese scorso a Kirkuk, i miliziani dell’autoproclamato Califfato islamico hanno catturato 10 tank T-55 e una dozzina di Humvee abbandonati dalle forze di Baghdad in ritirata; altre armi e mezzi sarebbero stati sottratti alle forze fedeli a Bashar al-Assad durante la guerra civile siriana e alle truppe irachene durante la conquista dei governatorati di Al Anbar, Ninawa, Kirkuk, Salah ad Din, Babil e Diyala.
Secondo fonti di stampa turca, oltre ai mezzi elencati nell’arsenale dello Stato Islamico vi sarebbero una ventina di tank russi, 2 carri armati statunitensi da combattimento M1 Abrams, una decina di Hummer e camion M-1088, quattro mezzi di fanteria Otokar Cobra, circa 200 jeep e mezzi leggeri Toyota, Nissan e Land Rover equipaggiati con mitragliatrici pesanti, alcuni cannoni M-46 Type 59, lanciarazzi BM-21 Grad e pezzi di artiglieria contraerea ZU23-2 e ZU23-4, sistemi di Difesa aerea FIM92 Stinger e MANPAD di fabbricazione russa, armi controcarro RPG 7 e un numero consistente di fucili d’assalti Kalashnikov, M-16 e M16A4.
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.