GlI Emirati offrono Mirage 2000 a Iraq ed Egitto
Gli Emirati Arabi Uniti hanno offerto una decina di cacciabombardieri Dassault Mirage 2000-9 alle forze aeree irachene per aiutare Baghdad nella lotta contro lo Stato Islamico e a controllare il suo spazio aereo in attesa che entrino in servizio i 24 F-16 acquisiti negli USA.
Lo ha scritto “Defense News” citando fonti governative di Abu Dhabi. La proposta a Baghdad prevedrebbe la vendita sarebbe stata formulata in seguito alla visita dello scorso dicembre del premier iracheno Haider al Abadi negli Emirati. Il paese del Golfo “sta cercando di rafforzare la sicurezza irachena in particolare nelle aree tra Baghdad ed Erbil dove Abu Dhabi è coinvolta con investimenti nel settore energetico” ha osservato la fonte.
Gli Emirati dispongono di 36 Mirage 2000 acquisiti nel 1986 dei quali 33 sono aggiornati allo stesso standard dei più recenti 32 Mirage 2000-9 acquisiti in Francia a partire dal 2003 e dotati di molti equipaggiamenti standard sui più moderni Rafale prodotti da Dassault Aviation.
Ai 68 Mirage 2000 le forze aeree degli EAU affiancano 79 F-16 acquisiti negli USA.
L’aeronautica irachena dispone attualmente solo di un paio di dozzine di aerei da combattimento del tipo Sukhoi Su-25 forniti dalla Russia e dall’Iran (che ha restituito velivoli fuggiti dall’Iraq all’epoca del conflitto del 1991) ma in passato le forze aeree di Baghdad hanno operato con velivoli francesi Mirage F.1
Abu Dhabi ha offerto 40 dei suoi Mirage anche all’Egitto e si appresterebbe a girare all’Iraq una parte dei 24 Embraer Super Tucano da attacco al suolo/contro insurrezione ordinati in Brasile.
La Francia ha cercato in ogni modo di vendere agli Emirati Arabi Uniti una sessantina di Rafale il cui acquisto è stato condizionato dal Paese arabo alla vendita dei Mirage 2000 oggi in servizio, proposti nel 2012 anche alla Libia che dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi deve ricostituire la difesa aerea.
Foto: UAE Air Force e The Aviationst
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