Le forze britanniche tornano a "Est di Suez"

A quasi mezzo secolo dal ritiro delle forze militari britanniche da “Est dI Suez” attuata tra il 1967 (evacuazione dalla base navale di Aden)  e il 1971 (ritiro dagli emirati del Golfo Persico), Londra tornerà presto a disporre stabilmente di una base in Medio Oriente.

Il ministro britannico degli Esteri Philip Hammond ha annunciato il 6 dicembre scorso durante una visita a Manama un accordo con le autorità del Bahrein per la costruzione di una vera e propria base della Royal Navy ampliando le strutture del porto di Mina Salman che già ospitano quasi a tempo pieno 4 unità cacciamine britanniche e provvede al supporto logistico delle unità a livello fregata e cacciatorpediniere.

L’intesa prevede la costruzione entro due anni di una  vera e propria base, con alloggi per 500 persone e depositi per lo stoccaggio del materiale. In Bahrein del resto si trova già il comando della Quinta Flotta degli Stati Uniti.

L’accordo è stato firmato da Hammond e dall’omologo del Barhein, Sheikh Khalid bin Ahmed bin Mohammed Al Khalifa. I lavori consentiranno di ormeggiare le unità britanniche più grandi, inclusi i cacciatorpediniere Type 45 e le nuove portaerei classe Queen Elizabeth.

L’intesa rafforza le relazioni tra Manama e Londra in un momento turbolento per il Bahrein dove le contestazioni della maggioranza sciita sembrano tornare alla ribalta.

Il supporto britannico alla sicurezza dell’emirato è utile ai sovrani arabi a bilanciare l’eventuale minaccia iraniana e dovrebbe rafforzare anche le possibilità che il Bahrein acquisti 24 cacciabombardieri Eurofighter Typhoon.

I costi per la costruzione della nuova base britannica (5 milioni di dollari)saranno a carico del Bahrein mentre Londra pagherà i costi di gestione dell’infrastruttura.

Il ritorno dei britannici “a Est di Suez” è più che altro simbolico poiché Londra non si è mai definitivamente ritirata dal Golfo come hanno dimostrato gli interventi nei conflitti contro l’Iraq nel 1991 e 2003, la stretta cooperazione militare con sauditi e altri emirati (in particolare l’Oman) e il periodico rischieramento di forze militari nella regione per addestramento.

Foto: Royal Navy e  Us Navy

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane" e “Immigrazione, la grande farsa umanitaria”. Dall’agosto 2018 al settembre 2019 ha ricoperto l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza del ministro dell’Interno.

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy