Asilo agli afghani che lavorarono col contingente italiano

ANSA – Gli interpreti ed i mediatori culturali afghani che per anni hanno lavorato con il contingente italiano ad Herat, in Afghanistan, sono arrivati nei giorni scorsi in Italia insieme alle loro famiglie. Si tratta di circa 90 persone, tra cui molti bambini. Vivranno una nuova vita conun permesso di soggiorno speciale per protezione internazionale della durata di quattro anni.

Quest’anno i militari italiani lasceranno Herat e per gli afghani che hanno vissuto fianco a fianco con i militari italiani a Camp Arena c’erano rischi, vista la situazione non ancora pacificata in cui versa il Paese.

Con la legge sul rifinanziamento delle missioni internazionali è stato così deciso di stanziare fondi (790mila euro per il 2014, 4,7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017 e 3,9 milioni per il 2018) per accogliere queste famiglie che sono appena arrivate in Italia e sono state distribuite nelle strutture di accoglienza del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).

Foto: ISAF RC-W

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