Crisi Ucraina: l'USAF invia gli A-10 in Germania?
Gli Stati Uniti starebbero pianificando l’invio in Europa di aerei da attacco al suolo e personale tecnico di supporto. La notizia, diffusa dal Comando USAF in Europa e pubblicata dalla rivista Stars and Stripes, precisa che la missione, decisa nel quadro dell’Operazione Atlantic Resolve (OAR), rientrerebbe nel Theater Security Package (TSP), piano di sicurezza e difesa “attiva” che predispone la proiezione di forze con capacità di interventi in aree ritenute sensibili.
Lo squadron composto da dodici Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II “Warthog” e 300 militari del 355th Fighter Wing di Davis-Monthan, base dell’USAF in Arizona, verrebbe inizialmente rischierato per sei mesi in Germania, presso la base aerea di Spangdahlen, sede del 52nd Fighter Wing.
I velivoli, che dovrebbero mantenere una turnazione di circa sei mesi, rinforzerebbero le attuali unità USAF in Europa prendendo parte ad attività addestrative ed esercitazioni congiunte con le altre forze aeree degli altri Paesi NATO.
Per l’A-10 “tank killer” questo sarebbe un ritorno al Vecchio Continente: il primo dei 140 velivoli che si sono alternati in Europa per più di trent’anni è atterrato in Inghilterra nel 1981; l’ultimo dei 21 Warthog in forza all’81th Fighter Squadron di Spangdahlen ha lasciato la Germania il 17 maggio 2013.
Gli A-10 sono destinati ad essere rimpiazzati dagli F-35 e in base ai tagli al Pentagono era prevista una loro dismissione anticipata poi scongiurata anche a causa del conflitto contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria.
(IT log defence)
Foto: USAF
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.