L’India testa il missile balistico “China killer”

Il confronto strategico tra India e Cina continua a essere caratterizzato da una forsennata corsa al riarmo. Nuova Delhi ha testato con successo il 31 gennaio (guarda il video) scorsi il missile balistico intercontinentale Agni-V, vettore a tre stadi con gittata di oltre 5.000 chilometri (3,100 miglia) capace di minacciare gran parte del territorio cinese, inclusa Pechino, e di raggiungere l’Europa centrale.

La notizia, pubblicata dal sito di informazione finanziaria India Infoline Limited (IIFL), precisa che il test ha visto l’impiego di una rampa mobile [TATRA 8×8] posizionata sulla piattaforma di lancio del complesso n.4 (LC-IV) dell’Integrate Test Range di Wheeler, isola di fronte alle foci del fiume Brahamani, nel Golfo del Bengala. Come confermato dall’agenzia indiana che ha progettato e realizzato il missile, l’Organizzazione per la Ricerca e lo Sviluppo della Difesa (DRDO), la possibilità di utilizzare una di lancio mobile offrirà alle forze armate un supplemento di flessibilità operativa rilevante.

Conosciuto in India come “China killer”, l’Agni-V è lungo 17 metri ed ha un diametro di 2 metri; la massa totale al momento del lancio è di oltre 50 tonnellate e il vettore è in grado di trasportare una testata nucleare di circa 1.000 kg.

Per l’Agni-V, che secondo alcune fonti ha capacità MIRV (Multiple Independently targetable Reentry Vehicles), questo è il terzo test di lancio che si conclude con successo: i primi due, partiti sempre dall’isola di Wheeler, sono avvenuti il 19 aprile 2012 e il 15 settembre 2013.

A differenza dei predecessori, l’Agni-V è equipaggiato con motori più potenti e tecnologie all’avanguardia che incidono sulla precisione e sulla navigazione. Adottato un più moderno e accurato micro sistema di navigazione (Micro Navigation System – MINS), che garantisce una probabilità circolare di errore (circular error probable – CEP) di pochi metri, e sistema di navigazione inerziale (INS) assistito da un giroscopio laser ad anello (Ring Laser Gyro – RLG), oltre a computer di bordo più veloci e più resistenti alle sollecitazioni. (IT log defence)

Foto: Idrw.org, Ingi.in

 

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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