BILANCIO DELLA DIFESA 2015: I (DRAMMATICI) CONTI DEFINITIVI
Nel solco di una tradizione ormai consolidata, aspetto quest’ultimo più volte sottolineato in diverse occasioni, l’esatta definizione delle cifre relative al bilancio della Difesa si è presentata un’operazione estremamente complessa anche per il 2015.
Tra tagli dell’ultimo minuto, provvedimenti di varia natura inseriti nella Legge di Stabilità, un esame da parte delle Commissioni a tratti imbarazzante per la sua povertà intellettuale, documenti incompleti e modifiche in extremis, la realtà che ci restituisce la Nota integrativa a Legge di Bilancio 2015 del Ministero della Difesa è profondamente diversa da quella rappresentata in precedenti trattazioni.
Il documento tiene finalmente conto di tutte modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità stessa e dal suo esame parlamentare anche se per un quadro completo e particolareggiato delle diverse voci di bilancio occorrerà attendere la pubblicazione del Documento di Programmazione Pluriennale. E’ comunque possibile impostare un’analisi sufficientemente puntuale sulle risorse destinate al comparto; il tutto per un quadro complessivo che si fa sempre più cupo.
Brevemente ricordato come l’intero bilancio del Ministero della Difesa si assesti per il corrente anno sul livello dei 19.371,2 milioni di euro, con un taglio di 941,1 milioni che conferma lo sfondamento al ribasso della soglia “psicologica” dei 20 miliardi di euro, non meno drammatica si presenta la situazione per quanto riguarda, più in particolare, la Funzione Difesa.
Anzi, rispetto alle cifre disponibili in precedenza, il contesto nel quale dovranno operare le Forze Armate nel 2015 sarà a dir poco tragico; con prospettive ancora più pesanti per il prossimo anno e per il 2017.
A fattor comune di ogni successiva considerazione basteranno 2 sole parole: «record negativo».
Una sorta di regola non scritta che però, per il 2015, diventa davvero predominante.
E il perché è presto detto; la seconda Nota di Variazioni che recepisce per l’appunto tutte le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità (e dal suo esame parlamentare) ci restituisce valori di bilancio che definire devastanti appare perfino riduttivo.
La Funzione Difesa passa infatti dai 14.076,9 milioni di euro dello scorso anno ai 13.186,1 milioni per il 2015. Il taglio è dunque di quasi 900 milioni (per la precisione: 890,8) che in termini percentuali rappresenta un bel -6,3%.
Non inganni però il valore assoluto, del tutto incapace di rappresentare in maniera corretta l’evoluzione delle spese per la Funzione Difesa nel corso degli ultimi anni.
Giovanni MartinelliVedi tutti gli articoli
Giovanni Martinelli è nato a Milano nel 1968 ma risiede a Viareggio dove si diplomato presso l’Istituto Tecnico Nautico per poi lavorare in un cantiere navale. Collabora con Analisi Difesa dal 2002 occupandosi di temi navali in generale e delle politiche di Difesa del nostro Paese in particolare. Fino al 2009 ha collaborato con la webzine Pagine di Difesa.