Esce dall'hangar il primo F-35 assemblato in Italia
Nello stabilimento di Cameri (Novara) i 750 tecnici di Alenia Aermacchi e Lockheed Martin Aeronautics hanno completato l’assemblaggio del primo esemplare ‘tricolore’ del velivolo che ieri ha compiuto il simbolico “roll- out” fuori dall’hangar. Una cerimonia sobria, all’interno dello stabilimento di oltre 400 mila metri quadrati di proprietà del Ministero della Difesa, che dopo anni di polemiche rappresenta “un momento storico”, è stato sottolineato, per il programma internazionale. ‘AL-1’, questo l’identificativo del cacciabombardiere primogenito (primo dei cinque velivoli attualmente in fase di assemblaggio a Cameri dei novanta che l’Italia si è impegnata finora ad acquisire) sarà ora sottoposto ad attività di controllo supplementari prima che possa effettuare il suo primo volo, previsto più avanti nel corso dell’anno.
“La FACO di Cameri, al momento impegnata nell’assemblaggio dei primi otto F-35A italiani e nella produzione di ali per tutti gli F-35A della flotta, è un fiore all’occhiello a livello nazionale”, ha dichiarato Lorraine Martin, Lockheed Martin Vice President and F-35 Program Manager. “Inoltre, in qualità di centro europeo per le attività di MRO&U (Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade) degli F-35, creerà per decenni migliaia di posti di lavoro molto qualificati. Lockheed Martin è orgogliosa della partnership con l’Italia ed esprime grande apprezzamento per il personale specializzato di Alenia Aermacchi che ha portato a termine la produzione di questo incredibile caccia”.
La FACO produrrà tutti i velivoli F-35A e F-35B italiani, sarà impegnata nell’assemblaggio degli F-35A per l’Aeronautica militare dei Paesi Bassi e dispone delle capacità per servire altri partner europei in futuro. A dicembre dello scorso anno è stata scelta dal Dipartimento della Difesa americano come centro principale per l’Europa per le attività di MRO&U degli F-35 Lightning II. Il sito, che si estende su una superficie di circa 400.000 m2, comprende 22 fabbricati con una superficie coperta di oltre 90.000 m2 e ospita 11 stazioni di assemblaggio e cinque aree dedicate alle attività di manutenzione, riparazione, revisione e modifica dei velivoli.
Fonte e foto Lockheed Martin
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.