Berlino in causa con HK per i difetti del fucile G36
Il ministero della Difesa di Berlino si è rivolto alla magistratura per dirimere ll’annosa questione dei fucili d’assalto G36 difettosi. Il ministero punta a ottenere un risarcimento dal produttore del fucile, l’azienda Heckler&Koch, che per anni ha negato i difetti dell’arma da fuoco in dotazione alla Bundeswehr e si è anzi detta vittima di un complotto. “I rilievi tecnici accertati sul G36 offrono materia per una causa civile contro l’azienda Heckler&Koch e per ulteriori indagini da parte della procura”, ha dichiarato la scorsa settimana un portavoce del ministero al quotidiano tedesco “Bild”.
La commissione d’inchiesta ministeriale nominata dal ministro della Difesa tedesco Ursula von der Leyen ha accertato nel corso degli ultimi anni la presenza di gravi problemi di affidabilità e precisione del fucile in teatri operativi caratterizzati da temperature elevate, come l’Afghanistan, dove sono ancora impegnate le truppe tedesche.
La commissione ha altresì stabilito che i difetti rientrano in una clausola di garanzia decennale del produttore H&K, dal momento che i fucili sono stati consegnati alle forze armate anche dopo il 2005. L’Esercito tedesco dispone ad oggi di oltre 170 mila fucili d’assalto G36.
In particolare i test hanno dimostrato che il fucile non risponde al requisito di un’accuratezza del tiro del 90 per cento a 300 metri di distanza dal bersaglio: in alcune con dizioni limite, in climi molto caldi, l’accuratezza è scesa al 53% dopo aver sparato solo due caricatori .
Uno dei rapporti commissionati dal Ministero della Difesa tedesco prevede di approfondire specificatamente a pessima performance offerta dal G-36 in Afghanistan.
Fonti: Agenzia Nova, Bild e IHS Jane’s
Foto: Bundeswehr e Getty Images
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.