Nuovo contratto russo per 30 Sukhoi Su-30SM
La società russa Irkut Corporation ha ricevuto un nuovo ordine per ulteriori 30 caccia multiruolo Su-30SM da destinare alle Forze Aerospaziali (VKS). L’annuncio emesso pochi giorni fa dal Ministero della Difesa russo ha specificato che il contratto è stato firmato dal vice ministro della Difesa Yuri Borisov e dal presidente di Irkut Co. Oleg Demchenko e che le consegne dei trenta velivoli saranno completate entro la fine del 2018. Con questo nuovo ordine il Su-30SM sarà il tipo di caccia più numeroso tra le fila della VKS.
Il Su-30SM è una variante della serie Su-30MK (classe di caccia multiruolo oggi presente nelle forze aeree di Algeria, India, Indonesia, Malaysia, Cina, Uganda, Venezuela e Vietnam), progettata dai tecnici Sukhoi sulla base delle richieste espresse dalla Difesa russa; modifiche che includono specificatamente i sistemi radar, di comunicazione e IFF, nuovi sedili eiettabili, configurazione degli armamenti rinnovata e ulteriori modifiche ad altri sistemi elettronici di fabbricazione russa a differenza degli apparati francesi o israeliani presenti sulle versioni MK.
Per il resto il Su-30SM mantiene la stessa struttura del velivolo da cui deriva, incluse le alette canard e il sistema di propulsione AL-37FP con ugelli di scarico direzionabili indipendentemente lungo l’asse di beccheggio.
Come per il Su-30MK, anche la versione SM è realizzata a Irkutsk dalla Irkutsk Aviation Plant.
Questo nuovo contratto porterà dunque il totale dei Su-30SM in servizio con la VKS a ben 90 velivoli (ricordiamo infatti che un primo contratto per trenta velivoli fu firmato nel marzo del 2012, mentre un secondo contratto per un pari numero di Su-30SM fu firmato nel successivo dicembre dello stesso anno).
Allo stato attuale all’Aeronautica russa sono stati consegnati finora oltre 40 esemplari; lo stesso modello è stato ordinato inoltre dall’Aviazione Navale che dovrebbe disporre di circa 20 esemplari di Su-30SM su un fabbisogno di 50 velivoli.
Ricordiamo per dovere di cronaca infine che il Su-30SM ha segnato il suo primo dispiegamento operativo fuori patria nello scorso settembre 2015, quando presso il distaccamento siriano di Humaymim ne sono giunti quattro esemplari.
Anche se inizialmente impiegato come caccia di scorta con dotazione esclusiva di missili aria-aria, il Su-30SM ha condotto successivamente anche missioni di bombardamento; non a caso l’Aviazione Navale ha intenzione di utilizzarlo al fine di rimpiazzare i vecchi Su-24 “Fencer” da interdizione. Secondo gli analisti militari, nonostante il ritiro annunciato del grosso delle Forze russe, sono almeno tre i Su-30SM rimasti in Siria.
Foto Ailiners e O.C.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.