Washington schiera i lanciarazzi Himars in Iraq e Turchia

Alcuni sistemi  di lanciarazzi campali mobili multipli statunitensi (HIMARS) saranno schierati  in Iraq e  Turchia, lungo i confini con la Siria, per fornire appoggio di fuoco alle operazioni contro i miliziani dello Stato Islamico condotte dalle “forze locali”, cioè le l’esercito iracheno e curdo in Iraq e milizie curde e dei gruppi ribelli “moderati” in Siria.

Lo ha reso noto il 26 aprile un funzionario del Pentagono durante una conferenza stampa.

Anche Ankara ha annunciato l’accordo con Washington per schierare a maggio gli High Mobility Artillery Rocket Systems (HIMARS), ilanciarazzi multipli mobili, al confine con la Siria.

“La nostra artiglieria ha un raggio d’azione massimo di 45 chilometri – ha spiegato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu – con gli HIMARS arriverà a 90. Grazie a questo sistema d’artiglieria  saremo in grado di colpire obiettivi nel distretto settentrionale siriano di Manbj”.

Secondo il governo turco, una quarantina di razzi lanciati da zone della Siria controllate dall’Isis  si sono abbattuti sulla città frontaliera di Kilis, nel Sud-Est turco, causando la morte di almeno 17 civili.

Solo domenica  scorsa una salva di razzi ha ucciso due persone e fatto 25 feriti in questa città, meta di molti rifugiati siriani. Da gennaio le vittime dei razzi dell’isis a Kilis sono almeno 18.

L’ultimo attacco di questo tipo si è verificato questa mattina quando, secondo quanto riportato dal quotidiano Hurriyet, due razzi lanciati dal territorio siriano in mano all’Isis sono caduti in campo aperto vicino alla strada Oncupinar-Kilis senza provocare danni o feriti.

Foto Army Technology

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