UN GENERALE IRLANDESE ALLA TESTA DI UNIFIL
Dopo due comandanti italiani consecutivi (i generali di divisione Paolo Serra e Luciano Portolano) il nuovo comandante della missione dell’ONU nel sud del Libano (UNIFIL) sarà il generale irlandese Michael Beary (nella foto) che Il 24 luglio succederà a Portolano.
Nel comunicato dell’Onu, si legge che “il segretario generale Ban Ki-moon è grato al generale Portolano per il servizio esemplare e la leadership dell’UNIFIL negli ultimi due anni”.
Il generale Beary, nato nel1956, ha passato dieci anni della sua carriera in missioni all’estero, compresi l’Afghanistan, la Bosnia ed Erzegovina, l’Iraq, l’Uganda e la Somalia. Inoltre ha servito tre volte nell’UNIFIL in Libano, nel 1982, 1989 e 1994.
L’Irlanda, che non ha più di 200 militari impegnati nella United Nations Interim Force in Lebanon, su un totale di oltre 10.500 forniti da 40 Nazioni.
Per l’incarico di comando sembrava favorito il generale spagnolo Manuel Romero Carril (come hanno riferito fonti delle Nazioni Unite all’Ansa).
Madrid schiera 612 militari in Libano dove il contingente più numeroso è quello indonesiano (1.295 militari) seguito da quello italiano con 1200 (che potrebbe venire ridimensionato dopo la fine del mandato di Portolano)da quello ghanese (870), malese (827) e francese con 795 soldati.
è stata presente nella missione Onu, fin dal suo inizio, nel 1978, e ha avuto tra le sue file diversi caduti. Dal 1981 al 1986 un altro generale irlandese, Willliam O’Callaghan, ha retto il comando della forza Onu, in un periodo particolarmente caldo, quello che ha visto tra l’altro l’invasione israeliana del 1982.
Nelle ultime ore il generale Luciano Portolano ha dovuto tranquillizzare l’esercito israeliano precisando che le nuove torrette d’avvistamento costruite sul lato libanese della Blue Line (il confine tra i due Paesi) saranno utilizzate esclusivamente dall’esercito nazionale libanese (e non dai miliziani Hezbollah).
Secondo Ynet il comandante della missione Unifil nel Libano sud ha affrontato l’argomento a margine di una conferenza da lui tenuta venerdì all’Università di Tel Aviv. Le sue parole, rileva Ynet, dovrebbero adesso ridurre le apprensioni della popolazione ebraica dell’Alta Galilea che alla vista di quelle torrette ha paventato invece che esse possano rientrare in progetti offensivi degli Hezbollah.
Alla richiesta di esprimere un giudizio sulla possibilità di un nuovo conflitto sul confine, il generale – secondo Ynet – ha replicato che le probabilità non sono elevate, anche se tutto resta possibile.
In linea generale, Portolano ha ribadito che Israele e Libano si sentono ancora vincolati alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che mise fine al conflitto del 2006.
(con fonti Ansa e UNIFIL)
Foto UNIFIL ed Esercito Irlandese
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