Il “giallo” della parata di Hezbollah con le armi statunitensi
“Siamo molto preoccupati per l’ipotesi che nostre armi possano essere finite nelle mani di Hezbollah. La nostra ambasciata di Beirut sta cooperando con l’Esercito libanese per trovare una spiegazione alle immagini circolate sui social media che mostrano Hezbollah in possesso di equipaggiamento militare statunitense”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del Dipartimento di Stato americano, Elizabeth Trudeau, in merito ad immagini circolate sui social, provenienti dalla cittadina siriana di al-Qusair, nel governatorato di Homs in cui si vedono le milizie sciite libanesi Hezbollah impegnate in una parata militare in cui fanno bella mostra di armi sia russe che americane compresi blindati MT-LB, corazzati BMP-1 e carri armati T-72 e T-55.
Hezbollah partecipa attivamente al conflitto siriano da almeno tre anni con reparti concentrati tra Damasco e Homs, ad Aleppo e Hama.
L’Esercito regolare libanese, largamente dipendente dagli aiuti statunitensi – l’ultimo pacchetto di circa 50 milioni di dollari risale a questa estate e comprendeva blindati e pezzi d’artiglieria -, ha rilasciato stamattina una dichiarazione secondo cui “le armi mostrate da Hezbollah non provengono dai nostri depositi”. L’emittente “Voice of America” riporta invece le dichiarazioni di Salem Zahran, a capo del Media Focal Center (vicino ad Hezbollah), secondo cui “le armi mostrate a Qusair non sono state ottenute dall’Esercito libanese”.
Le armi “made in USA” di Hezbollah imbarazzano Washington che continua a fornire aiuti militari all’Esercito di Beirut. In realtà cessioni di equipaggiamenti tra le truppe di Beirut e gli Hezbollah sono sempre possibili considerando la sudditanza delle truppe governative nei confronti della milizia scita evidente in particolare soprattutto nel Libano meridionale. Gli M-113 dotati di mitragliatrici pesanti binate ZPU potrebbero però essere caduti in mano a Hezbollah in altro modo.
La milizia scita libanese continua a impiegare M-113 e altri equipaggiamenti (come i fucili M-16) che Israele fornì alle milizie del maggiore Haddad dell’Esercito del Sud del Libano, formazione che cessò di esistere nel 2000, quando gli israeliani si ritirarono dalla Fascia di Sicurezza nel Libano meridionale lasciando i loro alleati e gli equipaggiamenti di cui erano dotati alla totale mercè di Hezbollah.
Più recentemente l’esercito libanese ha subito considerevoli perdite combattendo l’Isis e le milizie qaediste del Fronte al-Nusra penetrate dal territorio siriano. Milizie che si impossessarono di veicoli e armi poi riconquistati in battaglia da Hezbollah ma non restituite a Beirut.
Foto Hezbollah
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