La Coalizione distrugge il bottino dell’Isis a Palmira

Bombardamenti aerei condotti dalla Coalizione internazionale guidata dagli Usa contro lo Stato Islamico hanno permesso il 16 dicembre di distruggere un vasto arsenale di armi pesanti di cui i miliziani dell’Isis si erano impadroniti riconquistando Palmira fra sabato e domenica scorsi.

Secondo un comunicato diffuso dal comando della Coalizione i raid sulla base aerea di Tiyas, situata a nord-est della storica città, hanno coinvolto 16 velivoli che hanno impiegato un totale di 22 tra bombe e missili distruggendo un sistema missilistico di difesa anti-aerea (probabilmente SA-3 di cui tre lanciatori pare siano caduti nelle mani dell’Isis), 3 pezzi d’artiglieria, 14 carri armati e 2 veicoli tattici oltre a un paio di edifici a uso militare.

Il 14 dicembre il generale Stephen Townsend, comandante della Coalizione a guida USA (Combined Joint Task Force – Operation Inherent Resolve) aveva ipotizzato la “possibile” appropriazione da parte dei jihadisti di missili terra-aria in grado di mettere in pericolo l’Aviazione alleata così come quelle dei lealisti siriani e della Russia.

Russi e siriani sono intanto passati al contrattacco nel settore di Palmira. Almeno 52 miliziani dello Stato Islamico sono rimasti uccisi in combattimenti con l’Esercito regolare siriano divampati il 16 dicembre intorno alla città: lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale ‘Sana’, secondo cui tra i jihadisti eliminati vi sono anche foreign fighters di origini cecene o saudite. Distrutti inoltre cinque tra auto-bomba e altri veicoli carichi di armi.

Foto: Forze armate siriane

 

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