Chiusa la linea di produzione dei Sukhoi Su-25 “Frogfoot”
Il Ministro dell’Industria e del Commercio russo Denis Manturov ha annunciato lo scorso mese che la UAC (United Aircraft Corporation) ha cessato la produzione di aerei d’attacco Sukhoi Su-25 “Frogfoot”.
Secondo Manturov, l’aereo d’attacco leggero basato sull’addestratore Yakovlev Yak-130 costituirà la base per un potenziale sostituto (di questa nuova piattaforma avevamo parlato nell’aprile del 2015).
Continueranno ovviamente gli upgrade del Frogfoot alla versione SM3 dotata di un nuovo sistema di navigazione e attacco, nuovi sistemi di puntamento elettro-ottici, TV, laser e IIR e display multifunzione a colori, nonché di nuove contromisure elettroniche di autoprotezione.
La versione SM3 sarà inoltre in grado di utilizzare i missili Kh-58USh (AS-11 ‘Kilter’), Kh-25ML (AS-10 ‘Karen’) e Kh-29L (AS-14 ‘Kedge’), missili a guida laser, missili a guida TV come i Kh-29T/TD/TE, nonché le bombe KAB-500S (a guida satellitare) e le KAB-500KR (a guida TV) o persino missili aria-aria R-73 (AA-11 “Archer”) per autodifesa; senza contare ovviamente tutta la vasta gamma di bombe non guidate tra cui le FAB-500, OFAB-500U e OFZAB-500) e razzi (S-13, S-24 e S-25).
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.