L’Argentina invia a Mosca una richiesta per 15 MiG-29

Anatoly Punchuk, Vice Direttore del Servizio Federale per la Cooperazione Tecnico-Militare (FSMTC), ha riferito al quotidiano russo Kommersant che l’Argentina avrebbe inviato a Mosca una richiesta di offerta (RFP – request for proposal) per l’acquisto di 15 caccia MiG-29.

La Russia, nelle parole di Punchuk, starebbe preparando una risposta adeguata alla richiesta di Buenos Aires. Ad oggi non è dato sapere tuttavia quali esemplari del Fulcrum siano stati richiesti dal paese sudamericano (se ad esempio il MiG-29SMT o addirittura il nuovissimo MiG-35 ultima versione del Fulcrum) o diversamente se il documento riguarda esemplari ricondizionati provenienti dalle file della Forza Aerospaziale russa, come già accaduto con gli esemplari ceduti alla Serbia.

Finora tuttavia l’Argentina non è stato un mercato florido per i costruttori di velivoli russi e l’unico acquisto riguarda due esemplari di Mil Mi-171E avvenuto nel 2010 per un contratto del valore di 22 milioni di dollari.

Nel 2012, successivamente alla sottoscrizione di un protocollo di acquisto per ulteriori tre Mi-171 e tre Kamov Ka-226, l’intera operazione fallì per via di una strutturale carenza di fondi. Resta il fatto che la Forza Aerea argentina si trova ad oggi con una flotta d’attacco decisamente limitata, consistente in soli 24 Lockheed Martin A-4AR Fightinghawk e 32 FMA IA-58 Pucará da attacco controguerriglia (COIN).

E sempre in Sudamerica, riporta Sputnik citando dichiarazioni di Punchuk, ulteriori possibilità per il gruppo RAC MiG ci sarebbero in Colombia (mercato in realtà ancora meno favorevole per il mercato di armi russe), dove il gruppo avrebbe preso parte ad una gara per la fornitura di caccia per la FAC (Fuerza Aérea Colombiana), e in Perù (paese utilizzatore del Fulcrum), interessato già dal 2015 a 14 esemplari di MiG-29SMT/M-2.

Foto DCS

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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