Un seminario sulla digitalizzazione nelle forze armate
Lo scorso 6 giugno a Roma presso la sede del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti si è svolto il seminario “La digitalizzazione nelle forze armate. Programmi netcentrici”, un evento promosso dall’Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito italiano (ANUTEI) e patrocinato dalla Direzione degli armamenti terrestri.
Lo scopo del seminario era quello di ampliare la conoscenza delle innovazioni tecnologiche già implementate ovvero in corso di studio e che fanno capo ad un più vasto ambito di stakeholder. Inoltre il seminario ha illustrato quanto raggiunto nella sua evoluzione tecnologica nelle realizzazioni che fanno riferimento al programma di digitalizzazione meglio noto come Forza NEC (Network Enabled Capabilioty) e che comprende sistemi di simulazione, sensori di rilevamento e allarme, gestori cartografici, antenne, apparati di comunicazione e acquisizione delle informazioni.
Il seminario ha offerto l’occasione di tracciare un primo bilancio a dieci anni dall’avvio del programma Forza NEC ed a sette anni dall’avvio contrattuale della fase di Concept Development & Experimentation (CD&E), bilancio che ha visto come i concetti innovativi di NetCentric Warfare e Information Superiority abbiano dato vita ad un’esigenza operativa strutturata e che inizialmente verteva sulla digitalizzazione dello spazio di manovra.
Nelle presentazioni è stato sottolineato quanto è stato sinora raggiunto e come le attività rientrino nella fase CD&E per avere assetti con un buon livello di maturità e per avere una buona risk reduction che sin dall’inizio evidenzino rischi e opportunità sia sotto il profilo capacitivo che finanziario.
Dopo una breve introduzione fatta dal generale di corpo d’Armata Antonio Gucciardino, presidente dell’ANUTEI, dal generale di corpo d’armata Francrsco Castrataro, direttore degli armamenti terrestri, e dal generale di corpo d’armata Nicolò Falsaperna, vice segretario generale della difesa e vice direttore generale degli armamenti, i relatori hanno richiamato alla mente l’atipicità del programma Forza NEC e la sua complessità in considerazione del fatto che ogni progetto avviato ha una sua natura evolutiva propria delle tecnologie digitalizzate e questo rendeva necessarie risorse specializzate.
La complessità del programma ha portato quindi la Difesa a dotarsi di una struttura ben definita di governance. Con questa un’impostazione è possibile “vedere” le componenti che porteranno alla digitalizzazione dello strumento militare: tra queste, ad esempio le software defined radio per veicoli e soldato appiedato (nate in altri programmi della Difesa come lo SDR nazionale e ulteriormente sviluppate in Forza NEC) e una famiglia di router tattici particolarmente evoluta.
L’integrazione di tali sottosistemi in piattaforme più complesse e più efficaci sotto il profilo operativo (ad esempio VTLM2 in versione NEC e RISTA, VTMM in versione posto comando avanzato, VBM Combat e posto comando) porta a chiudere un primo capitolo per avviare un futuro che porti a soddisfare nuove esigenze ancora più complesse in senso netcentrico come sulla Centauro 2 che racchiude tutte le tecnologie sperimentate positivamente quali spin-off del programma Forza NEC.
In questo programma vanno a confluire tutte le esperienze maturate ed acquisite nel progetto Soldato futuro per il quale è proseguito lo sviluppo relativo alla digitalizzazione del “nodo” soldato ma anche della letalità (fucili ARX160 e ARX200), della protezione (giubbetti antiproiettile PBI); è stato sottolineato come per le componenti più mature del sistema è stato attivato uno spin-off per ulteriori sperimentazioni.
Nel corso del seminario è stato possibile fare il punto di tutta la suite di sistemi di comando e controllo evidenziando il risultato positivo del SICCONA in dotazione ai veicoli da combattimento, del sistema TCCK (Targeting and Communication Command Kit) per l’acquisizione degli obiettivi e del SIACCON a livello posti comando di reggimento e brigata.
A chiusura degli interventi, una posizione di rilievo è stata data al VTLM2 NEC evoluzione del noto e diffuso VTLM Lince, piattaforma caratterizzata da un nuovo propulsore, nuova trasmissione con due velocità in più, con cellula di protezione per l’equipaggio completamente ridisegnata e maggiore protezione contro le mine e IED.
Dispone di un nuovo hardtop dual-role realizzato in acciaio balistico con un roll-bar alluminio e acciaio. Il mezzo possiede prestazioni molto superiori soprattutto nell’integrazione netcentrica delle comunicazioni comando e controllo.
Foto Difesa.it
Federico CerrutiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma, dove risiede e lavora, ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1965 con la rivista Oltre il Cielo occupandosi di spazio sia civile che militare e con la testata Ali Nuove. Nel 1971 ha iniziato a lavorare con Alata e dal 1979 con Difesa Oggi della quale divenne caporedattore lavorandovi fino al 1998. Ha collaborato con Rivista Aeronautica, il quotidiano Europa, il Centro Militare Studi Strategici (Cemiss) e svolto alcune attività con il SIOI. Dal 2001 è defence editor di Analisi Difesa.