Egitto-Usa: dopo 8 anni torna la grande esercitazione Bright Star
Dopo otto anni di sospensione Egitto e Stati Uniti effettuano una nuova edizione dell’esercitazione militare congiunta Bright Star che si tiene dal 10 al 20 settembre nella base Mohamed Naguib, nell’ovest dell’Egitto.
Lo ha annunciato il 5 settembre il portavoce militare egiziano Tamer al-Rifai sulla sua pagina Facebook. “Bright Star”, istituita nel 1981, “riflette la profondità delle relazioni e il livello di cooperazione militare delle due parti” ha aggiunto il portavoce. L’esercitazione “riguarda la cooperazione di sicurezza, la lotta contro il terrorismo e l’estremismo”, ha precisato Tamer.
Bright Star aveva cadenza biennale, si era svolta da ultimo nel 2009 ed era stata sospesa a causa delle due rivoluzioni che, rispettivamente nel 2011 e 2013, portarono alla caduta dei presidenti Hosni Mubarak e Mohamed Morsi. Alle ultime edizioni parteciparono anche reparti terrestri e aerei italiani. La base “Mohamed Naguib” si trova in un governatorato, quello di Marsa Matruh, che confina con la Libia. La partecipazione USA è poco più che simbolica: appena 200 militari per lo più dell’Us Army.
Solo il mese scorso il Dipartimento di Stato americano aveva annunciato un taglio di 95 milioni di dollari, e una sospensione di altri 195 milioni, negli aiuti economici e militari degli Stati Uniti all’Egitto a causa di una legge appena varata dal Cairo che limita l’attività delle organizzazioni non-governative in Egitto (ma, secondo indiscrezioni, anche per reazione ai legami del Cairo con la Corea del Nord).
Gli aiuti militari Usa quest’anno ammonteranno pur sempre a oltre un miliardo di dollari, ma l’annuncio aveva contraddetto la promessa fatta in campagna elettorale dal poi eletto presidente Donald Trump di non interferire nella politica interna di Paesi stranieri, soprattutto se alleati come l’Egitto. Altri Stati partecipano all’esercitazione Bright Star 2017 (incluso il Sudan) le cui dimensioni restano lontane dall’edizione del 1999 cui parteciparono 70 mila militari di 11 Stati).
(con fonte Ansa)
Foto AP e Reuters
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