Nato: al via la nuova missione d’addestramento in Iraq
Il 15 febbraio al summit di Bruxelles la Nato ha dato il via libera della Nato alla missione di addestramento per le truppe irachene ma negando ogni ipotesi di intervento dei militari dell’Alleanza sul terreno al fianco delle truppe di Baghdad.
La seconda “Nato Training Missioni-Iraq” (.la prima venne varata dopo la caduta del regime di Saddam Hussein e restò attiva fino al ritiro delle truppe Usa nel 2011) prenderà il via a breve ma sarà quindi composta solo da istruttori e non da consiglieri militari come quelli della Coalizione che da quasi quattro anni affiancano i reparti iracheni.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha ricordato che la Nato sostiene la Coalizione anti-Isis con i suoi voli di sorveglianza e con l’addestramento delle forze irachene e ha aggiunto che “la coalizione ha fatto notevoli progressi, il 98% del territorio conquistato dall’Isis in Iraq e in Siria è stato liberato” e “oltre sette milioni e mezzo di persone sono state liberate dall’oppressione dell’Isis.
Ora dobbiamo assicurarci di mantenere quei risultati, perchè la sicurezza all’estero significa sicurezza a casa”, ha aggiunto. “Abbiamo appena deciso di iniziare a pianificare una missione di addestramento della Nato in Iraq – ha annunciato Stoltenberg – cosa che ci è stata richiesta sia dal governo iracheno che dalla Coalizione, in pieno coordinamento con il governo iracheno, la Coalizione stessa e altri attori, come Onu e Ue.
La Nato addestra già le forze irachene, ma stabilire una missione renderà i nostri attuali sforzi di formazione più sostenibili”. Il piano della Nato è quello di aiutare “le forze irachene a diventare sempre più professionali, istituendo accademie e scuole militari specializzate. Stiamo progettando di aumentare la presenza della Nato, ma non stiamo pianificando una missione di combattimento”.
Foto NTM-I e Reuters
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