Siria: abbattuto un Su-25 russo, il pilota non si fa prendere vivo
Tragico destino quello del maggiore pilota delle Forze Aerospaziali russe Roman Filipov, abbattuto il 3 febbraio in azione sui cieli della travagliata provincia siriana nord-occidentale di Idlib, riuscito a mettersi in salvo eiettandosi ma che ha preferito morire facendosi saltare in aria con una granata, forse uccidendo alcuni miliziani, piuttosto che farsi catturare vivo dai quaedisti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham di cui fa parte anche l’ex Fronte al-Nusra.
La notizia, inizialmente trapelata attraverso l’ong Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), è stata poi confermata anche dal ministero della Difesa di Mosca, che tuttavia non si è pronunciato su quale fine abbia incontrato il pilota. Il suo Sukhoi Su-25, a quanto si è appreso, è stato colpito da un missile antiaereo spalleggiabile.
Il gruppo jihadista ha rivendicato l’abbattimento e il comandante, Mahmoud al-Turkmani, sostiene che i suoi uomini hanno creato una brigata di difesa aerea dopo il “barbarico bombardamento di Saraqib” e minaccia di abbattere altri aerei russi “per vendetta”.
Mosca intende recuperare il cadavere del pilota la cui sorte è stata in parte documentata da un video girato dai miliziani jihadisti e pubblicato per la prima volta sul canale YouTube in lingua araba IDLIB+ che mostra miliziani armati che si muovono verso la posizione del pilota.
L’ambientazione – una grande roccia circondata da alberi brulli e terra brunastra – sembra corrispondere a quella di un precedente video che mostrava i miliziani che festeggiavano con il cadavere del pilota.
Quando gli uomini armati stanno ormai per circondare il pilota si sente la voce di un uomo che urla in russo “Questo è per i nostri ragazzi!”. Segue un botto e una colonna di fumo da dietro la roccia.
Non è chiaro se alcuni miliziani siano rimasti uccisi o feriti nell’esplosione della granata.
Il ministero della Difesa russo ha confermato che Filipov si è fatto saltare in aria con una granata pur di evitare la cattura da parte dei terroristi ed ha ottenuto l’onorificenza alla memoria di Eroe della Russia.
“Possiamo sicuramente dire che siamo molto preoccupati per il fatto che i terroristi posseggono sistemi di difesa aerea portatili e rappresentano un grave pericolo per tutti i paesi” ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalle agenzie.
Foto AMN e Idlib+
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