Nave Caprera ha rimesso in mare 9 motovedette libiche
Sono almeno nove le navi della Marina militare e della Guardia costiera libica rimesse in mare grazie alla collaborazione con nave Caprera, nell’ambito della missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia.
E’ quanto sottolineato dal comandante in capo della Squadra navale, ammiraglio Donato Marzano, parlando ai giornalisti a bordo della portaerei Cavour, il 7 maggio in occasione dell’attività dimostrativa nelle acque antistanti il porto di Civitavecchia che ha dato il via all”esercitazione interforze e internazionale “Mare aperto 2018”.
L’officina a bordo di Nave Caprera ha consentito di rimettere “in linea nove navi tra Marina e Guardia costiera libica, che erano ferme e ora hanno ripreso il mare”, ha sottolineato l’ammiraglio Marzano (nella foto sotto la motovedetta Zuwara). A ciò si aggiunge l’altro compito ovvero offrire ai libici la possibilità di gestire queste navi”.
In merito alle attività condotte da nave Caprera a sostegno delle forze libiche, l’ammiraglio Marzano ha voluto precisare che l’imbarcazione italiana” non sta facendo da Mrcc (Maritime Rescue Co-ordination Centres) per la Libia”, ma fornisce il “contenitore” (computer, radio, capacità satellitari) che consente agli ufficiali libici di gestire le loro navi che poi si interfacciano con l’Mrcc italiano.
“Noi stiamo consentendo ai libici di esercitare il comando e controllo sulle navi che stanno andando per mare, in questo modo sappiamo quello che fanno e li aiutiamo a coordinarsi autonomamente con l’Mrcc italiano”, ha dichiarato Marzano.
“Nave Caprera è il contenitore con cui i libici quando escono per mare parlano con le loro navi e si interfacciano per le operazioni Sar (Search and Rescue Operation) con l’Mrcc italiano ha aggiunto l’ammiraglio, osservando che al momento le forze libiche gestiscono eventi Sar e non esercitano il controllo su una propria aerea Sar.
“Essere in grado di esercitare il controllo della propria aerea Sar vuol dire avere una centrale certificata e aver definito delle competenze, e non siamo ancora in questa fase”. Per Marzano infatti l’obiettivo finale è “fare in modo che i libici gestiscano la propria aerea Sar come Stato sovrano” con un proprio “Libyan Mrcc”, la cui realizzazione vede il sostegno dell’Unione europea. (Sic – Agenzia Nova)
Foto: Marina Militare e Guardia Costiera Libica
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