Spetsnaz e corpi paramilitari dei servizi di sicurezza russi

L’autore, un ufficiale dell’Esercito Italiano con notevole esperienza nel settore dell’intelligence e della sicurezza, ci guida alla scoperta del variegato universo delle unità Spetsnaz appartenenti ai servizi di sicurezza russi, con esclusione quindi dei reparti facenti capo alle Forze Armate.

Si tratta di un ampio complesso di forze poste alle dipendenze del Servizio Federale di Sicurezza (FSB), l’erede del celebre KGB, come i noti gruppi di contro-terrorismo Alfa e Vympel, o delle Forze Speciali del Ministero degli Interni (MVD), dalle spiccate connotazioni anti-sommossa e

per l’ordine pubblico.

Vengono trattati in dettaglio anche altri reparti meno noti appartenenti al Servizio Informazioni Estero (SVR), al Servizio Federale Russo per il Controllo del Narcotraffico (FSKN) ed al Servizio Penitenziario Federale Russo (FSIN), tutte unità con compiti specifici più limitati.

Nella dettagliata descrizione dei numerosi reparti, nella storia della loro evoluzione ed impiego dalla caduta del regime sovietico ad oggi, colpisce l’accesa disputa politica sempre presente tra i vertici del potere, prima sovietico e poi russo, non di rado alla base delle ripetute trasformazioni dei vari gruppi, dei loro conseguenti passaggi di dipendenza gerarchica e delle loro stesse mutazioni funzionali.

Si tratta di un gran numero di formazioni (molti i casi di omonimia tra le varie unità) con compiti non sempre ben definiti, impiegate nella lotta alla criminalità organizzata come in quella al terrorismo di matrice cecena o islamista, nel mantenimento dell’ordine pubblico ma inviate anche nei teatri esterni, in missioni prettamente militari nei vari conflitti ibridi gestiti da Mosca.

Ne emerge un quadro complesso, con notevoli aree di sovrapposizione ed una catena di comando e controllo non sempre lineare.

Molti reparti non possono certo definirsi di Forze Speciali, ma rientrano semmai nel mondo delle forze di sicurezza, antisommossa e per l’ordine pubblico, se non altro per le loro dimensioni valutate nell’ordine delle centinaia di migliaia di agenti. Taluni gruppi più specializzati svolgono prevalentemente mansioni di tipo SWAT per interventi ad alto rischio e cattura di ricercati pericolosi. Solo pochi rispondono in pieno alla definizione di reparti speciali di contro-terrorismo.

L’esame di alcune operazioni ben note da loto condotte, come l’assalto al Teatro “Dubrovka” di Mosca o il blitz di Beslan, hanno fatto sorgere non pochi dubbi sul loro operato, sulla selettività degli interventi e sull’accettazione, per noi abnorme, di perdite tra gli ostaggi e di danni collaterali. Una tale analisi, tuttavia, non può prescindere dalla corretta valutazione delle dimensioni e complessità di quegli interventi e della vastità dei fenomeni criminali da affrontare.

Di tutto questo ci informa ed aggiorna questo bel lavoro di Nicola Cristadoro, preceduto da una interessante prefazione del Generale Marco Bertolini.

 

Nicola Cristadoro

SPETSNAZ E CORPI PARAMILITARI DEI SERVIZI DI SICUREZZA RUSSI

Il Contro-Terrorismo sui Campi di Battaglia

Edizioni Il Maglio

Illustrazioni 48 pagine f.t. di foto a colori

Pagine 152

Misure 17 x 24

ISBN 9788890936234

Prezzo Euro 28

 

 

Alberto ScarpittaVedi tutti gli articoli

Nato a Padova nel 1955, ex ufficiale dei Lagunari, collabora da molti anni a riviste specializzate nel settore militare, tra cui ANALISI DIFESA, di cui è assiduo collaboratore sin dalla nascita della pubblicazione, distinguendosi per l’estrema professionalità ed il rigore tecnico dei suoi lavori. Si occupa prevalentemente di equipaggiamenti, tecniche e tattiche dei reparti di fanteria ed è uno dei giornalisti italiani maggiormente esperti nel difficile settore delle Forze Speciali. Ha realizzato alcuni volumi a carattere militare ed è coautore di importanti pubblicazioni sulle Forze Speciali italiane ed internazionali.

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