Esercitazione Caex 2018 in Sardegna
Si è conclusa il 19 ottobre la prima fase di addestramento dell’esercitazione CAEX II 2018. Tre gli obbiettivi di questa prima settimana: amalgamare il personale delle differenti unità, acquisire il perfetto automatismo nell’applicazione delle procedure e sviluppare in condotta la capacità di gestire situazioni di crisi mediante delle injection (attivazioni a sorpresa) che, modificando il contesto operativo, prevedono una tempestiva ripianificazione per rispondere in maniera efficace al nuovo scenario.
In particolare, già nella tarda sera di lunedì 15 ottobre, alla Task Force “Angel” è stata assegnata una missione che prevedeva il contrasto delle attività di rifornimento logistico di armi e munizioni di due cellule nemiche dislocate nelle zone di Capalbio e Monteromano.
Pianificata la missione, i tre Task Group, inquadrati all’interno della Task Force, hanno impiegato assetti CH-47, A 129, UH-90 e UH-205 A.
Due gli atti tattici, diurno e notturno, svolti nella giornata del 16 ottobre che hanno previsto l’impiego di due plotone di paracadutisti del 186° Reggimento “Folgore” e un plotone di fanteria aeromobile del 66° Reggimento “Trieste”. Durante l’azione di assalto dei paracadutisti, si è simulato il ferimento di uno dei componenti del plotone.
È stato quindi necessario attuare le procedure per il recupero del ferito tramite il team di Evacuazione Medica Avanzata (MEDEVAC), prontamente giunto sul luogo del ferimento su un elicottero UH – 205. Al termine dell’assalto, i paracadutisti hanno rinvenuto un carico di armi e munizioni trappolato con esplosivo. Per gestire l’evento, sono stati predisposti gli assetti K9 (binomio uomo cane) e la squadra IEDD per la bonifica dell’esplosivo, trasportati da due elicotteri UH-90 e scortati da due elicotteri A-129.
Contemporaneamente, anche l’atto tattico di assalto a fuoco, condotto dal plotone di fanteria aeromobile, è stato messo a dura prova a causa della cattura di due unità del plotone.
I due soldati fatti prigionieri sono riusciti a scappare attivando le procedure previste per il Personell Recovery (recupero di personale rimasto isolato). Contestualmente un altro CH-47, con a bordo il secondo plotone di fanteria paracadutisti, è stato attivato per contrastare l’azione ostile di un obbiettivo in movimento, prontamente neutralizzato.
Nell’arco notturno, a seguito della riconfigurazione delle cellule nemiche, il secondo atto tattico ha previsto un’altra complessa azione offensiva che si è conclusa con la disfatta degli insurgent.
Conclusa questa fase, i reparti in addestramento, raggiungeranno nell’arco del fine settimana la Sardegna per la condotta della parte Real Life che li vedrà impiegati nella zona di Capo Teulada.
Fonte: comunicato Esercito Italiano
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