Volga-Dnepr apre negli USA ma chiude con la NATO
Nonostante le sanzioni e il relativo sistema penalizzante verso le società statali e parastatali russe, la compagnia aerea Volga-Dnepr ha dimostrato una notevole capacità di adattamento penetrando per ironia della sorte nel cuore territoriale del “potenziale nemico”.
Lo scorso mese infatti, presso l’Aeroporto Internazionale “George Bush” di Houston (IAH), la Volga-Dnepr ha annunciato l’apertura di un proprio hub specializzato nei “trasporti XXL” (i cosiddetti trasporti fuori misura) al fine di fornire questo speciale servizio ai clienti di tutto l’intero continente americano, dall’Alaska fino all’Argentina.
La compagnia aerea con sede a Uljanovsk aveva in realtà un ufficio vendite a Houston dal 2001, ma quella di adesso è una vera e propria base operativa nell’area cargo orientale dell’aeroporto statunitense dove verrà stanziato uno dei 12 Antonov An-124-100 di proprietà della Volga-Dnepr; tale operazione consentirà tra l’altro la creazione di circa 30-40 nuovi posti di lavoro.
Volga-Dnepr è stata per molti anni è dedita al trasporto di attrezzature per conto della NATO e della stessa U.S. Army soprattutto in aree operative quali Afghanistan e Iraq in base a un contratto scaduto a fine 2018 e che non verrà rinnovato per decisione della società russa assunta in seguito ai raid aerei occidentali in Siria.
Nato e Antonov Airlines (divisione della omonima società aeronautica basata in Ucraina) hanno invece esteso fino al dicembre 2021 il contratto Strategic Airlift International Solution (SALIS) che vede impegnati i cargo pesanti nel trasporto logistico dell’Alleanza Atlantica effettuato con 2 velivoli An- 124 -100.
Il contratto tra Antonov e NATO Support and Procurement Agency (NSPA) è oggi quanto mai necessario all’Alleanza dopo l’interruzione del contratto che ha visto la società russa Volga-Dnepr fornire 4 velivoli da trasporto strategico che si aggiungevano ai 2 resi disponibili dal contratto con Antonov Airlines.
La compagnia ucraina è chiamata a implementare il servizio con l’impiego di un maggior numero di velivoli necessari a colmare il gap della NATO nel settore del trasporto strategico.
Foto Volga-Dnepr e Antonov Ailines
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.