Bufera sul Pentagono: Shanahan sotto inchiesta
Il Pentagono ha aperto un’inchiesta interna per indagare i legami tra il segretario alla Difesa pro-tempore, Patrick Shanahan, e Boeing. Secondo alcune segnalazioni al vaglio dell’ispettore generale del Dipartimento alla Difesa, Shanahan avrebbe favorito l’azienda dove aveva lavorato per 30 anni prima di assumere incarichi nell’amministrazione, screditando la concorrenza, in particolare Lockheed Martin, per la gestione, l’impennata dei costi e i ritardi del programma F-35.
Nel bilancio per il 2020 il dipartimento della Difesa Shanahan ha chiesto che vengano ordinati 12 caccia Boeing F-15X Advanced Eagle per rimpiazzare gli ultra trentenni F-15C/D: una scelta non in linea con i programmi dell’Usaf che prevede di sostituire con l’F-35A di Lockheed Martin tutti i velivoli da combattimento oggi in servizio.
“L’ ufficio dell’ispettore generale del Pentagono ha deciso di indagare sulle accuse recenti contro il segretario ad interim Patrick Shananan”, ha reso noto un portavoce del ministero della Difesa in una nota, precisando che il diretto interessato è stato informato e ricordando che in audizione al Congresso si era dichiarato favorevole ad un’inchiesta su queste accuse.
Sono stati gli attivisti di Crew (Citizen for Responsability and Ethics in Washington) a reclamare questa inchiesta dopo che si erano diffuse indiscrezioni circa la volontà del presidente Donald Trump di confermarlo alla guida del Pentagono.
Shanahan era diventato segretario pro-tempore dopo le dimissioni di James Mattis e l’inchiesta potrebbe rendere impossibile confermare Shanahan nell’incarico di segretario alla Difesa.
Per questo da un lato non sfugge l’elemento politico poiché gli attivisti di Crew puntano evidentemente a mettere in difficoltà l’Amministrazione impedendo a Trump di confermare Shanahan in un incarico per il quale, dopo le dimissioni di Mattis, la Casa Bianca ha incassato diversi rifiuti.
La vicenda, imbarazzante per il Pentagono, per la Casa Bianca e per Boeing già nell’occhio del ciclone nel settore aeronautico civile per i dubbi emersi sull’affidabilità dei suoi B-737 Max, si presta ad almeno altre due valutazioni.
Innanzitutto dimostra ancora una volta che, nonostante i tanti scandali che negli anni hanno visto protagonista il Pentagono e le acquisizioni di equipaggiamenti porre manager provenienti dall’industria ai vertici della Difesa rischia di creare le basi per conflitti di interesse in cui il business delle acquisizioni rischia di avere il sopravvento sulle esigenze militari nazionali.
Infine il caso Shanahan conferma il duro contesto di confronto tra le aziende del settore venutisi a creare con l’inedita decisione presa a suo tempo di acquisire da un solo produttore (Lockheed Martin) i cacciabombardieri per tutte le forze armate (Usaf, Navy e Marines.
Una decisione che rischia in prospettiva di espellere Boeing dal mercato dei velivoli da combattimento lasciando agli USA (per la prima volta) un solo fornitore in questo delicato e strategico settore.
Foto USAF
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