La Polonia aggiornerà gli elicotteri da attacco Mil Mi-24

La Polonia sta realizzando un piano per la modernizzazione della propria flotta di elicotteri d’attacco Mil Mi-24 “Hind” in carico alla Wojska Lądowe o Forze Terrestri polacche. Secondo alcune fonti locali Varsavia intende condurre nei prossimi mesi del 2019 un dialogo con alcuni potenziali fornitori al fine di analizzare la fattibilità del progetto, illustrare i requisiti principali richiesti ed estendere di conseguenza la durata residua operativa degli Hind di costruzione russa risalenti in larga parte al periodo della Guerra Fredda.

La Polonia disporrebbe infatti di 30 Mil Mi-24 con età media tra i 27 e i 37 anni.

Sebbene Varsavia prosegua nell’intento di dotarsi di nuovi elicotteri d’attacco sotto il programma di Stato denominato Kruk, lo scorso autunno il vice ministro della Difesa Wojciech Skurkiewicz ha espressamente dichiarato che il paese avrebbe perseguito parallelamente la “modernizzazione limitata” della propria flotta di Mi-24 al fine di consentire un passaggio graduale ai nuovi velivoli che non dovrebbero tuttavia giungere prima del 2022.

Requisito essenziale dell’aggiornamento dei Mi-24 è la dotazione ex-novo di missili avanzati ATGM (anticarro) poiché gli attuali Hind al momento volano armati esclusivamente di razzi non guidati di costruzione russa e della mitragliatrice di prua da 12,7 mm. Nonostante l’appartenenza alla NATO e a differenza di quanto accaduto in Ungheria, nella Repubblica Ceca o nella Repubblica Slovacca, la Polonia continua a fare ampio affidamento su numerosi progetti sovietico-russi attraverso aggiornamenti e potenziamenti. Basti pensare che le tre Forze armate polacche hanno ancora in dotazione una discreta flotta di Sukhoi Su-22, MiG-29, Mil Mi-2, Mi-8/17, Mil Mi-24 e persino elicotteri ASW Mil Mi-14.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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