L’Armenia intende acquistare altri Sukhoi Su-30SM

Come largamente anticipato sul nostro canale Telegram già dalla scorsa estate e come confermato successivamente su questa rubrica lo scorso mese, l’Armenia ha proceduto all’acquisto di alcuni esemplari di caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM.

Anche in quel contesto, riportando nostre fonti russe, avevamo poi anticipato che il contratto riguardava nel dettaglio 4 esemplari di Su-30SM; notizia che è stata successivamente confermata da tutti i media specializzati.

A tal proposito pochi giorni fa sono giunte nuove dichiarazioni da parte del Ministro della Difesa armeno David Tonoyan secondo cui l’Aeronautica armena non intende di certo concludere l’approvvigionamento dei caccia Sukhoi con questo primo contratto dichiarando testualmente: – “Non ci accontenteremo di [soli] quattro caccia…” – specificando inoltre che i Su-30SM – “verranno consegnati in conformità con l’accordo stipulato. Questi sono i migliori, moderni e collaudati caccia polivalenti!”

E’ presumibile insomma che l’obiettivo sia quello di procedere alla creazione di uno squadrone di almeno 12 Su-30SM da acquistare entro il prossimo triennio.

Nostre fonti russe riferiscono che Yerevan avrebbe inizialmente pensato ad acquistare i MiG-29 e che addirittura alcuni piloti armeni avrebbero persino iniziato dei corsi di formazione ad hoc, ma poi “qualcosa sarebbe andato storto” facendo saltare l’accordo. E tutto sommato considerata la ridotta dimensione geografica del paese (pari a 29.800 km quadrati, ovvero un decimo dell’estensione dell’Italia) la soluzione dei Fulcrum poteva essere decisamente più consona anche a livello economico.

Foto Astana Times (un Su-30 kazako con elaboraziine grafica con le insegne armene)

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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