MBDA e i programmi che coinvolgono l’Italia

Nel corso della conferenza stampa tenutasi a Roma giovedì scorso per la presentazione dei risultati 2018 e gli andamenti futuri, i rappresentanti del gruppo MBDA, ed in particolare il Ceo Antoine Bouvier, l’Fco di gruppo Claudio Palomby ed il Managing Director nonché responsabile del business development e vendite del gruppo, Pasquale Di Bartolomeo, in aggiunta ai risultati in crescita dell’azienda hanno fornito importanti informazioni sullo sviluppo dei programmi italiani e che vedono il coinvolgimento del nostro paese, a fronte delle richieste dei mercati domestici Europei e del resto del mondo.

In particolare, è emerso l’importanza dei programmi nazionali con la necessità di lanciare al più presto il programma CAMM ER per i risvolti positivi sui mercati internazionali che questo sistema d’arma può avere nonché l’importanza di scelte della nostra Difesa, come nel caso del seeker di nuova generazione per la nuova versione del missile antinave Teseo, per la contribuzione e partecipazione allo sviluppo tecnologico e della Difesa europea.

Non entreremo nei dettagli dei risultati economici del 2018 che sono già stati evidenziati da Analisi Difesa ma è necessario sottolineare quanto riportato dagli stessi rappresentanti del gruppo in ordine al nuovo rapporto fra ordinativi domestici ed export.

Secondo quanto dichiarato, dopo cinque anni in cui gli ordinativi annuali export raccolti da MBDA  hanno raggiunto fino al 70-75% del globale, nel 2018 tale rapporto ha visto questi ultimi scendere a 1,5 miliardi di dollari control i 2,5 miliardi di euro provenienti dal mercato domestico. “L’anti-ciclicità dimostrata dai risultati dell’anno scorso con il 60% degli ordinativi provenienti dal mercato domestico o comunque europeo deve essere letto come un segnale molto importante per il futuro e la competitività sul mercato di MBDA”, hanno rimarcato sia Bouvier che Di Bartolomeo.

“Mentre nei cinque anni precedenti la bilancia propendeva per gli ordinativi provenienti dall’export, dove MBDA Italia ha avuto un contributo importante con i successi in Qatar, i paesi domestici e quindi le Forze Armate europee hanno evidenziato la necessità di investire nell’ammodernamento delle proprie capacità a fronte delle nuove minacce e sfide globali.

Questi investimenti o meglio dire contratti rappresentano un volano di sviluppo tecnologico e crescita per il gruppo”, ha evidenziato Pasquale Di Bartolomeo.

La nuova generazione della famiglia di missili MICA con applicazioni che spaziano dall’impiego aria-aria a quello superficie-aria sia terrestre che navale, è destinata a rimpiazzare gli attuali sistemi missilistici per l’impiego sulla nuova versione del velivolo da combattimento Dassault Rafale in servizio con l’Aeronautica francese ma con forti implicazioni e possibilità di mercato nell’export oltre i paesi già utilizzatori.

Il missile leggero aria-superficie Brimstone è stato prescelto dal Ministero della Difesa britannico per l’integrazione sull’elicottero da combattimento Apache per le esigenze del British Army avendo dimostrato capacità e precisione d’ingaggio reputate superiori a quelle del missile americano Hellfire nella più recente versione.

A questi s’aggiunge il sistema missilistico superficie-superficie MMP per le Forze Armate Francesi destinate al rimpiazzo del sistema Milan, mentre sul versante export ma comunque frutto del continuo sviluppo tecnologico del gruppo, il responsabile di MBDA Italia ha citato la famiglia dei sistemi missilistici multipiattaforma Marte ER che ha avuto il cliente di lancio nelle Forze Armate del Qatar nella versione lanciata da batteria costiera e da elicottero.

“In questo momento stiamo discutendo con un Paese del Golfo per l’impiego del Marte ER da bordo di nave e le attività finora portate avanti per verificare la fattibilità di tale integrazione sono risultate positive”, ha rivelato Di Bartolomeo, evidenziando che si tratta di trattative anche se AD risulta che sono avanzate.

Nel corso dell’anno, la Marina del Kuwait ha evidenziato l’interesse per il missile antinave dell’attuale generazione Marte Mk2/N ed avanzate trattative risultano in corso, ma il rappresentante di MBDA Italia non ha specificato alcun potenziale cliente.

Sempre per quanto riguarda la famiglia di Marte ER, l’MD di MBDA Italia ha evidenziato l’attività verso l’Aeronautica del Kuwait con il supporto dell’Aeronautica Militare Italiana.

“In particolare, il pacchetto d’armamenti prescelto per l’impiego dall’Eurofighter Typhoon comprenderà il missile antinave Marte ER, all’interno di un panoplia di sistemi che per quanto riguarda MBDA comprende anche il Meteor, lo Storm Shadow ed il Brimstone”, ha rimarcato Di Bartolomeo senza dimenticare il mercato in forte espansione di quest’ultimo missile, “interesse per il quale è stato mostrato a diverso livello da quasi tutti gli utilizzatori dell’Eurofighter Typhoon ed altre piattaforme”, ha rilevato Di Bartolomeo a latere dei risultati del Gruppo.

“Grazie a tali programmi, oltre a poter soddisfare i requisiti dei customer domestici ed export, MBDA può sviluppare le proprie capacità e soddisfare le esigenze del mercato mondiale”.

 

Il punto sul poigranmma CAMM ER

Per quanto riguarda i programmi nazionali, Di Bartolomeo ha aperto il proprio intervento con il programma CAMM ER, che non ha trovato ancora un finanziamento nazionale nonostante si tratti di un programma derivante da un accordo di cooperazione internazionale con il governo britannico, che avrebbe importanti ricadute tecnologiche, occupazionali ed economiche per l’Italia, a fronte del forte interesse proveniente sia dal mercato domestico che dall’export.

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A tal riguardo, l’MD di MBDA Italia ha voluto rimarcare l’importanza del programma per MBDA Italia in generale e per il sito di Fusaro (Napoli) in particolare.

Recentemente il Gruppo ed i suoi azionisti (Airbus, BAE Systems e Leonardo) hanno deciso l’acquisizione della proprietà immobiliare su cui è costruito lo stabilimento di MBDA Italia. “Non si tratta di un’operazione commerciale ma di un investimento industriale in quanto il sito del Fusaro si può definire il Centro d’Eccellenza Europeo per la seekeristica in radio-frequenza (sistema di guida missilistico basato su radar attivo).

Negli ultimi anni il sito ha avuto un’importante iniezione tecnologica e di personale, accanto ad un rinnovamento della linea produttiva e delle capacità del sito. Tutti questi investimenti portati a termine dal Gruppo supportano i programmi strategici del gruppo, fra cui quello dei sistemi missilistici Meteor ed Aster con i seeker ed i relativi radomi. L’anno scorso è stato consegnato il millesimo missile Meteor ma all’orizzonte (in caso di soluzione positiva dell’impasse sul finanziamento nazionale) vi è il programma congiunto italo-britannico per la famiglia dei sistemi CAMM, di cui MBDA Italia, secondo quanto risulta a Analisi Difesa avrà la ‘design authority’ del seeker e radome sia per i clienti europei che export.

A questi bisogna aggiungere lo sviluppo (anche in questo caso se sarà finanziato come richiesto) del seeker di nuova generazione con tecnologia AESA per la nuova versione Mk2/E del missile antinave Teseo per la Marina Militare con potenziali positive ricadute a livello dei programmi europei”, ha evidenziato Di Bartolomeo, sottolineando che il personale di MBDA Italia s’attesterà sui 1.500 elementi per il 2019, che potrebbero aumentare grazie ai futuri due programmi appena citati.

La necessità di contenere le tempistiche di sviluppo del sistema CAMM ER a fronte del ritardato finanziamento governativo italiano ha spinto ‘il gruppo MBDA ad andare avanti con le attività legate al programma, sebbene a ritmo più rallentato.

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La spinta in tale senso viene dagli stretti rapporti con le Forze Armate che hanno manifestato e confermato a più riprese, l’ultima da parte del CSM dell’Aeronautica Militare, generale Alberto Rosso, in occasione dell’audizione dello scorso febbraio, l’urgenza operativa e quindi la necessità di rimpiazzare il sistema missilistico Aspide”, destinato ad essere ritirato dal servizio a partire dal 2021, così come peraltro indicato nel DPP 2019-2021. “Verranno eseguiti i lanci di sviluppo con il motore Avio, al fine di portare a maturazione il programma in attesa dell’assegnazione dei fondi da parte del Ministero della Difesa e del MISE”, ha continuato Di Bartolomeo, che si è dichiarato fiducioso che nei prossimi mesi l’impasse si sbloccherà.

Fra i diversi potenziali clienti del sistema vi è la Polonia, con cui la Gran Bretagna sta lavorando alla conclusione di un accordo fra Governi, affinché il gruppo MBDA possa andare a gara privata offrendo il nuovo sistema per soddisfare i requisiti del programma nazionale per la difesa antiaerea a corto raggio. “Affinché il sistema possa essere implementato nel sistema integrato di comando e controllo della difesa aerea Northrop Grumman Integrated Air and Missile Defense (IAMD) Battle Command System (IBCS), prescelto dalla Polonia unitamente al sistema missilistico Raytheon a media portata Patriot, MBDA ha portato a termine con successo uno studio di fattibilità che ha dimostrato l’interoperabilità della famiglia missilistica CAMM con il sistema americano”.

Un ulteriore tassello che evidenzia ancora una volta quanto sia importante che siano sbloccati i fondi per lo sviluppo del programma da parte della Difesa italiana al fine d’intercettare le opportunità d’export ed ottenere una contropartita degli investimenti effettuati da parte governativa. A latere della conferenza ed in precedenti occasioni, Di Bartolomeo ha evidenziato che il CAMM ER interessa non soltanto forze terrestri ed aeronautiche ma anche navali, come la stessa Marina Militare, che guarda al nuovo sistema missilistico quale naturale sostituto dell’Aster 15.

In particolare, grazie al CAMM ER, il gruppo MBDA avrà un prodotto concorrenziale con i sistemi americano ESSM Block 2, americano-tedesco-svedese Falcon e norvegese-americano Kongsberg NASAMS.

 

Marte ER

Circa il programma Marte ER, la cui esecuzione del primo lancio nello scorso mese di novembre ha consentito di accelerare le tempistiche del programma.

Meteor on German Air Force Eurofighter Typhoon
Meteor on German Air Force Eurofighter Typhoon

“Grazie all’expertise iniettato da tutte le componenti di MBDA Italia nel programma, con un solo volo di 400 secondi è stato raggiunto un obiettivo di programma che altrimenti avrebbe richiesto diversi lanci”. In tale attività ha avuto un ruolo determinante La Spezia con il supporto di competenze trasversali del gruppo, la cui attività si svilupperà nel corso dei prossimi anni per dare vita ad una completa famiglia missilistica multipiattaforma.

“Un altro particolare supporto al raggiungimento dei risultati conseguiti dal Gruppo nel 2018 è stato fornito dal Customer Service Support, i cui contratti legati al programma Aster hanno consentito di raggiungere un 20-25% del risultato globale e della redditività conseguita”, ha detto Di Bartolomeo.

 

Nuova generazione per il SAMP/T

Il programma di cooperazione fra Francia ed Italia, a cui s’aggiunge la Gran Bretagna per la parte navale, è essenziale per lo sviluppo del sistema missilistico in futuro, “per cui SEGREDIFESA e la DGA francese sono in continuo contatto per la definizione dei requisiti operativi della nuova generazione di SAMP/T denominata SAMP/T NG, destinata a competere con concorrenti agguerriti quali il Patriot e le sue evoluzioni”.

Si tratta del sistema che è recentemente riuscito a ottenere importanti successi in Europa, ed in particolare in Polonia ed in Svezia, “nonostante il sistema paneuropeo fosse più che competitivo dal punto di vista economico e tecnico”.

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Come anticipato dal CEO di MBDA, ‘Francia ed Italia stanno lavorando in questi giorni alla convergenza sui requisiti operativi della nuova generazione del sistema, attività preliminare per la futura cooperazione fra i due paesi.

Dai più recenti sviluppi, siamo confidenti che tale attività sarà positiva”. Il SAMP/T NG sfrutterà l’attività d’ammodernamento che i due paesi stanno portando avanti per i rispettivi sistemi SAMP/T ed in particolare l’integrazione del sistema missilistico Aster 30 Block 1 NT, a cui s’aggiunge il sistema radar multifunzionale di nuova generazione.

“La  necessità di rimpiazzare il sistema radar Arabel la cui architettura di sistema non potrà essere più aggiornata in futuro contro le minacce che si prospettano nella prossima decade, ha portato Segtedifesa e la DGA francese ha scegliere un successore nazionale ed in particolare rispettivamente il sistema Kronos Grand Land HP (High Power) ed il sistema Thales France GF 300 (Ground Fire 300), con la necessità di assicurare la comunanza a livello d’integrazione con il sistema di comando e controllo unico per i due Paesi, attività che dovrà essere sviluppata dal gruppo MBDA.

 

Tecnologia AESA per i seeker di Fusaro

Per assicurare la competitività a livello internazionale, il gruppo MBDA continua ad investire nella ricerca e sviluppo e nei suoi stabilimenti come è stato fatto per il Fusaro e La Spezia in Italia. Nel caso di MBDA Italia particolare attenzione è stata posta nello sviluppo dei seeker a radio-frequenza, ed in particolare verso la tecnologia AESA, su cui a Fusaro si sta già lavorando in autofinanziamento da ormai 4-5 anni per intercettare con un buon livello di maturità, le richieste ed i requisiti operativi dei clienti.

“Tale sforzo è stato premiato dalla decisione della Marina Militare di applicare la tecnologia AESA ed altre all’avanguardia al sistema di guida a radio-frequenza della versione di nuova generazione del missile antinave Teseo denominata Mk2/E (Evolved).

Tutto dipenderà dai finanziamenti del Ministero della Difesa e del Ministero dello Sviluppo Economico, ma il programma è previsto che venga lanciato quest’anno, come peraltro previsto dal DPP 2019-2021”, ha rivelato il MD di MBDA Italia aggiungendo che l’attività di sviluppo del nuovo seeker verrà portata avanti da MBDA con il supporto di Leonardo, sotto la forte spinta e supporto di Segredifesa.

“Allo scopo di non duplicare gli sforzi e dispendere le risorse finanziarie a disposizione sempre più ridotte, ed allo stesso tempo di mitigare i rischi di sviluppo del sistema, abbiamo raggiunto un accordo di cooperazione con Leonardo, che in particolare per l’aspetto tecnologico prevede lo sfruttamento del know-how e degli sviluppi di quest’ultimo gruppo nel settore radaristico con tecnologia AESA portato avanti in diversi programmi internazionali e nazionali come il radar dell’Eurofighter e bi-banda per la Legge Navale” ha detto Di Bartolomeo senza fornire ulteriori dettagli.

Secondo quanto risulta ad Analisi Difesa Leonardo si occuperebbe del gruppo antenna e forme d’onda mentre MBDA Italia sarebbe responsabile del ricevitore digitale in banda larga. Dalle più recenti presentazioni inerenti allo sviluppo dei seeker antinave di entrambe i gruppi, le attività convergono su un sistema in banda ‘Ku’ per i vantaggi prestazionali ed evolutivi offerti dalla medesima banda.

“Si tratta di un investimento di carattere strategico che permetterebbe all’Italia di portare tale capacità in dote al programma anglo-francese FC/ASW (Future Cruise/Anti-Ship Weapon).

 

Teseo Mk2E e Storm Shadow

I programmi Teseo Mk2/E e l’FC/ASW sono complementari perché il primo consentirà di mantenere una capacità antinave adeguata agli scenari operativa compatibile con i tempi di sviluppo, produzione e qualifica del nuovo sistema.

In aggiunta all’Italia, hanno mostrato interesse per il programma concepito fin dall’inizio per la partecipazione di altri Paesi, anche la Germania, la Spagna e potenzialmente la stessa Svezia”. Lo sviluppo di un seeker con tecnologia AESA avrà anche ripercussioni positive per il Marte ER, la cui roadmap evolutiva secondo quanto risulta a AD prevedrebbe anche un sistema di guida multi-sensore.

“L’accordo fra MBDA Italia e Leonardo rappresenta un’importante risultato per entrambi i gruppi industriali ed il Paese”, ha dichiarato Bouvier che si è complimentato con Di Bartolomeo evidenziando una forte interazione e stretto rapporto con Leonardo non solo a livello domestico ma anche a livello internazionale.

Sempre con riferimento ai programmi nazionali, l’MD di MBDA Italia ha confermato che la società sta lavorando presso il Centro Interforze Munizionamento Avanzato (CIMA) a guida e gestione della Marina Militare alle attività preliminari all’inertizzazione dei missili da crociera Storm Shadow per il successivo ripristino a seguito del previsto programma di MLU lanciato nel 2017, che al momento attuale coinvolge soltanto la Francia e la Gran Bretagna.

Secondo quanto risulta ad Analisi Difesa il relativo contratto, assegnato a dicembre 2018, prevede che le munizioni prodotte per l’AMI verranno rese inerti presso le strutture di MBDA Italia al CIMA e poi spedite in Gran Bretagna per essere sottoposte all’ammodernamento al pari delle munizioni per gli altri due paesi. Successivamente torneranno in Italia, al termine del ciclo, per l’integrazione pirica finale prima della riconsegna.

 

Missili Meteor per gli F-35

Di Bartolomeo ha inoltre confermato la richiesta da parte del Ministero della Difesa britannico ed italiano al JPO (la direzione del programma F-35) di voler integrare il missile MBDA Meteor rispettivamente sui velivoli F-35B ed F-35A, a partire dal Block 4. È evidente che tale richiesta consente un’attività da sviluppare a fattore comune, a vantaggio dei due Paesi e dei relativi costi d’integrazione. L’Italia potrà quindi beneficiare dell’attività svolta dai britannici sulla versione B a decollo corto e atterraggio verticale dell’F-35.

Sempre rispondendo alle domande sul programma Meteor ed il suo futuro, il CEO del gruppo MBDA ha rimarcato che gli accordi fra il Governo giapponese e quello britannico in ordine al missile Meteor non andranno ad intaccare e limitare in alcun modo la sovranità europea sul sistema d’arma alla luce dei futuri sviluppi del medesimo, attività che rientra nel programma d’ammodernamento in vita del Meteor denominato CEP (Capability Enhancement Programm) che il gruppo ha già lanciato e sta discutendo con i clienti domestici.

Nel settore dei programmi comuni a livello di Comunità Europea, il CEO del gruppo MBDA ha evidenziato l’importanza di tale attività per il futuro dell’industria e della Difesa del Vecchio Continente.

In particolare, ha fatto riferimento al programma Talos, (Tactical Advanced Laser Optical System), che fa parte dei progetti R&D PADR (Preparatory Action on Defence), il cui lancio risulta in definizione dopo l’approvazione della Commissione Europea. Secondo Antoine Bouvier si tratta di un importante successo per lo sviluppo di una tecnologia che vede l’Europa posizionarsi a distanza dietro gli Stati Uniti ed altri paesi e per il team industriale coinvolto che in aggiunta a MBDA Francia ed Italia vede anche la partecipazione di MBDA UK oltre a industrie sia dei paesi menzionati che di altri europei, come la Polonia ed i Paesi Bassi.

Foto MBDA

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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