Opzioni curiose per le batterie di S-400 turche
Secondo fonti giornalistiche turche riprese da IHS Markit, Ankara starebbe valutando di rinunciare temporaneamente a schierare i sistemi missilistici antiaerei/antimissile russi S-400 acquisiti a Mosca e di ormai imminente consegna.
Le batterie di S-400 potrebbero venire dislocate (a quanto pare immagazzinate inattive) in paesi amici della Turchia quali Azerbaigian o Qatar. Si tratterebbe di un’opzione curiosa ma tesa a superare le tensioni con gli Stati Uniti che, dopo la decisione turca di acquisire il sistema missilistico russo S-400, hanno bloccato la consegna dei cacciabombardieri F-35 e minacciano di tagliare fuori i turchi dal sistema di difesa aerea Nato.
il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu ha precisato che la Turchia ha un disperato bisogno dell’S-400 aggiungendo che “sebbene gli Stati Uniti spingano la Turchia ad abbandonare l’acquisto di sistemi missilistici russi di difesa aerea S-400, non garantiscono di venderci i sistemi di difesa aerea Patriot”.
Come riferisce il Jane’s Defence Weekly, il Segretario di Stato americano Michael Pompeo aveva affermato che gli Stati Uniti non consentiranno alla Turchia di disporre contemporaneamente di caccia bombardieri americani F-35 e di missili anti-aerei russi S-400, poiché ciò è tecnicamente impossibile.
“Secondo fonti del Pentagono non è possibile impiegare l’F-35 nello spazio aereo in cui viene utilizzato l’S-400”, ha affermato. Difficile valutare quali decisioni prenderà il governo turco: certo tenere inattivi in deposito in Qatar o Azerbaigian i costosi S-400 non risolverà i problemi di difesa aerea turchi né è certo che possa portare alla distensione dei rapporti con Washington.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha finora affermato che la fornitura di S-400 non è in discussione, annunciando che le prime forniture del sistema missilistico potrebbero avvenire prima di luglio.
Foto Sputnik
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