Confermato lo sviluppo della versione artica del nuovo Mil Mi-26T2V
Come anticipato ad aprile da Analisi Difesa la nuova e ultima variante del Mil Mi-26 sviluppata per conto della Difesa russa (Mi-26T2V) sarà realizzata in una speciale versione per operare nell’ambiente artico.
“La documentazione del progetto di lavoro non è stata ancora creata – ha dichiarato Andrey Boginsky CEO di Russian Helicopters – ma i termini approssimativi del lavoro sono già stati determinati; è stato realizzato infatti il progetto tecnico dell’elicottero denominato nello specifico “Mi-26T2VA”; progetto che per inciso è stato approvato dalla VKS mentre adesso stiamo attendendo l’approvazione della Marina, dopodiché ci aspettiamo le specifiche tecniche di prestazione dal Ministero della Difesa; secondo i nostri calcoli, ci vorranno circa due anni dal ricevimento di quest’ultimi alla creazione di un prototipo.”
Il Mi-26T2VA sarà progettato per l’uso nelle zone costiere dei mari artici e avrà una serie di caratteristiche specifiche: una fusoliera isolata termicamente, un sistema di riscaldamento delle apparecchiature principali, attrezzature di emergenza e di soccorso aggiuntive, servizi igienici riscaldati e un punto cottura adibito alla preparazione e alla cottura dei cibi.
Poiché il progetto sarà utilizzato anche dall’Aviazione Navale (AV-MF) ai piloti verrà fornita una serie di tute speciali e di conseguenza sarà necessario adattare la cabina di volo. Secondo quanto dichiarato dal costruttore lo speciale Mi-26T2VA sarà sviluppato sia per il trasporto merci che in una versione d’assalto e sbarco truppe anfibie.
Ricordiamo che l’AV-MF (come la VKS d’altronde) dispone della versione artica del Mi-8 ribattezzata nello specifico Mi-8AMTSH-VA, una versione da impiego artico del Mi-8 ampiamente trattata in passato da Analisi Difesa. L’implementazione del mastodontico Mi-26T2V alla versione artica conferma ancora di più l’interesse della strategia russa relativa all’aumento della propria presenza nella regione polare.
A proposito del nuovo Mi-26T2V che ha volato per la prima volta nella seconda metà del 2018 e che ha iniziato i test di Stato lo scorso febbraio, secondo le ultime dichiarazioni del costruttore sarà consegnato alla Difesa russa nel 2021.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.