Ariete e Dardo si addestrano ai confini con la Russia

“Il contingente italiano schierato nella missione in Lettonia presso la base di Ādaži, ha effettuato tra fine luglio e il 5 agosto il ciclo addestrativo denominato “Reaper Prime” sviluppando una serie di attività addestrative individuali, con l’impiego dei VCC 80 Dardo e dei carri armati C1 Ariete, nonché degli assetti logistici schierati in teatro, con lo scopo di preparare le unità per un successivo impiego congiunto in attività addestrative con altri Paesi dell’Alleanza Atlantica.”

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Lo ha reso noto un comunicato pubblicato sul sito del Ministero della Difesa (www.difesa.it) in cui si precisa che “ le attività svolte hanno permesso di addestrare ed amalgamare il personale mediante l’impiego dell’equipaggiamento, dell’armamento, dei mezzi tattici e dei veicoli corazzati da combattimento, perfezionando le procedure tecnico tattiche di impiego e l’attività di comando e controllo da parte del comando di compagnia.

Obiettivo del ciclo di training, addestrare gli assetti schierati in teatro al fine di poter operare, adottando i medesimi standard operativi tra le varie unità multinazionali presenti”.

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Il comunicato sottolinea che il contingente italiano è inquadrato nel “Multinational Battle Group Latvia (MN BG Latvia) a guida canadese che comprende forze di 9 Paesi dell’Alleanza” e l’addestramento è teso “a perseguire gli obiettivi prefissati dall’Enanced Forward Presence (EFP) quali la capacità di integrazione e di cooperazione tra i Paesi della NATO.

Il contingente italiano in Lettonia nell’ambito dell’operazione Baltic Guardian è costituito su base 1° reggimento bersaglieri di stanza a Cosenza integrato da un’unità operativa del 4° reggimento carri di stanza a Persano (entrambi i reggimenti appartengono alla Brigata Bersaglieri Garibaldi) e da altre unità dell’Esercito.

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L’EFP è una misura di deterrenza messa a punto dalla NATO dopo la crisi ucraina per rafforzare la presenza militare nelle Repubbliche Baltiche e in generale nei Paesi dell’Alleanza in “prima linea” sul fianco orientale della NATO nell’ambito della nuova “guerra fredda” in atto con la Russia.

Era dal 1942 che mezzi corazzati italiani non venivano schierati così vicino al confine russo e la presenza di forze corazzate (gli Ariete sono stati dispiegati all’estero solo in Iraq, dopo le “battaglie dei ponti” a Nassiryah, tra il 2004 e il 2006) della NATO conferisce una natura certo più aggressiva e determinata al dispositivo alleato nelle Repubbliche Baltiche.

Foto Stato Maggiore Difesa

 

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