L’India ci ripensa e rivaluta il Sukhoi Su-57
L’India è pronta a ritornare a discutere di cooperazione con la Russia nello sviluppo o nell’acquisizione del caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 ma solo dopo l’effettivo ingresso in servizio del velivolo nella VKS (Forze Aerospaziali Russe).
Queste in sintesi le parole del Capo di stato maggiore dell’Indian Air Force (IAF) Air Chief Marshal Birender Singh Dhanoa in un’intervista resa in luglio al canale di Stato russo Zvezda TV.
Un ripensamento rilevante, specialmente in virtù della decisione annunciata l’anno scorso di accantonamento “definitivo” dello sviluppo del caccia biposto di quinta generazione Sukhoi/HAL FGFA, un progetto congiunto indo-russo derivato appunto dal Sukhoi Su-57 e la cui firma dell’accordo di cooperazione risale oramai a dodici anni fa.
Una decisione che in realtà, nonostante le dichiarazioni indiane di allora, era stata prontamente moderata dal direttore dell’FSMTC (Servizio federale di cooperazione tecnico-militare) Dmitrij Shugaev secondo cui la realizzazione (o l’acquisizione) del Su-57 da parte di Nuova Delhi era da ritenere “congelata” piuttosto che definitivamente soppressa.
“Relativamente al Su-57 – ha dichiarato dunque Dhanoa – prenderemo una decisione definitiva solo quando questo aereo sarà in servizio effettivo con la VKS e sarà possibile vederlo in azione e conseguentemente valutarlo.”
Il generale Dhanoa è reduce da una recente visita in Russia per la presa visione dei moderni addestratori avanzati Yakovlev Yak-130 con cui ha effettuato dei voli di prova. Inoltre, avrà molto probabilmente avuto modo di valutare dal vivo (come ipotizzato sul nostro canale Telegram) anche il MiG-35 attualmente in gara per il concorso MMRCA.
Secondo la stampa indiana lo scopo principale della visita di Dhanoa in Russia è stato quello di avviare dei primi colloqui per l’acquisto degli Yak-130 da destinare all’Aeronautica indiana. Una tacita ammissione del fallimento del progetto nazionale HAL HJT-36 Sitara che accentua la costante e crescente penuria di velivoli nella IAF.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.