Cyber Security, Leonardo scommette sulle nuove piattaforme

Leonardo scommette sulle piattaforme per migliorare la cyber security e la resilienza in caso di attacchi cibernetici. Sono modulabili, adattabili alle diverse esigenze e soprattutto aggiornabili in tempi veloci alle nuove minacce, sempre in evoluzione. Lo fa con tre sistemi complessi, che sfruttano le ultimissime tecnologie, dall’Intelligenza Artificiale (AI) alla Blockchain.

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Questi, presentati all’edizione 2019 di Cybertech Europe, sono il Decision Support System (DSS), il Cyber Range & Training e il Critical Infrastructure Security.

Il primo fornisce – grazie all’AI, all’analisi dei Big Data e a una serie di sensori – un sistema di supporto decisionale e operativo in caso di cyber attacco. Il sistema, infatti, correla dati e informazioni, tradizionalmente lavorati separatamente, fornendo una fotografia dettagliata di tutto il network, di come e dove si è sviluppata l’aggressione, nonché dei suoi possibili impatti. Inoltre, compila una guida per l’operatore su come risolvere l’incidente.

La piattaforma, peraltro, è utile anche in ambito di prevenzione. inserendo informazioni specifiche come notizie su exploit zero day, visualizza con precisione eventuali vulnerabilità alla minaccia nelle reti e nei sistemi. Perciò, l’operatore può sapere con certezza cosa e dove “patchare” o sistemare.

Il Cyber Range & Training è un centro di addestramento virtuale di ultima generazione, modulabile. Può, infatti, essere usato per l’addestramento sia nella gestione di incidenti cibernetici o cyber attacchi sia nella risposta, su diversi scenari, creati sulle specifiche esigenze e monitorati in fase di esecuzione.

Nel debriefing viene effettuata l’analisi del comportamento degli esercitati a livello di singolo e di team. La piattaforma per la Critical Infrastructure Security, infine, è nata per la protezione delle infrastrutture critiche. Non solo da minacce provenienti dal cyberspazio, ma anche contro quelle del mondo reale.

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Il Sistema utilizza l’AI e diversi sensori, oltre che dati provenienti da diverse fonti – Open Sources comprese – per rilevare possibili anomalie, che generino pericoli. Non a caso, sfrutta anche Ganimede, la nuova video content analysis platform che analizza immagini e riprese su vasta scala con il Deep Learning, fornendo informazioni dettagliate ai centri di situational awareness, automatizzando processi tradizionalmente svolti manualmente.

Per Leonardo le nuove piattaforme, peraltro, sono strumentali non solo per proporre al mercato soluzioni modulari ma anche nella visione degli scenari nell’era digitale che diverranno cruciali per la creazione di una cyber roadmap europea e per l’autonomia strategica nazionale.

Lo ha sottolineato lo stesso Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nel suo intervento a Cybertech tracciando una panoramica sugli ultimi trend.

“Alla luce della crescente dipendenza da internet, dalle tecnologie wireless e dai servizi basati su cloud forniti da governi, enti che erogano servizi di pubblica utilità e imprese, la cyber security assume un ruolo ancora più centrale – ha sottolineato.

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“A livello mondiale, i cyber attacchi sono incrementati di dieci volte negli ultimi due anni rispetto all’anno precedente, arrivando a 1.552 solamente nel 2018. Anche la gravità media degli attacchi è peggiorata, fungendo da moltiplicatore. Lo scorso anno – ha aggiunto – sono aumentati anche i reati di cyber spionaggio – incluso il furto di proprietà intellettuale – con una crescita del 57%”.

“Questi dati – ha proseguito Profumo – dimostrano che le cyber minacce si stanno espandendo in maniera incontrollata: secondo il Global Risk Report 2019 pubblicato dal World Economic Forum, i rischi cibernetici sono tra i primi nella classifica globale delle criticità insieme alle catastrofi naturali e agli effetti del cambiamento climatico. Di conseguenza, il mercato globale della cyber security sta registrando una forte espansione: si stima che entro il 2021 i costi complessivi sostenuti per la protezione e le conseguenze dei cyber attacchi supereranno i 1.000 miliardi di dollari mentre il mercato dei prodotti e servizi è stimato in 180 miliardi.

In questo scenario, al fine di garantire uno spazio cibernetico sicuro e resiliente, dobbiamo agire in modo proattivo, anticipando i rischi di cyber security di domani e del futuro, in modo da poterli contrastare. Abbiamo bisogno di migliorare la consapevolezza globale delle minacce  – ha detto l’ad di Leonardo – e agevolare la condivisione dei dati sensibili, per essere al passo con l’impegno necessario per affrontare questa sfida. In quest’ottica, il settore privato, le istituzioni e i governi devono unire le forze e realizzare partnership per creare ponti, mettere insieme le risorse e definire obiettivi comuni”.

 

Francesco BussolettiVedi tutti gli articoli

Nato a Roma nel 1974, lavora all'agenzia di stampa Il Velino. E' inviato di guerra embedded dal 2003, quando partecipò alla missione Antica Babilonia con l'Esercito Italiano in Iraq. Ha coperto sul campo anche i conflitti in Afghanistan (Enduring Freedom e Isaf) e Libano (Unifil), nonché quelli in Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia e Somalia) e le principali attività della Nato al fianco delle forze armate di diversi paesi. E' ufficiale della Riserva Selezionata dell'Esercito, specialista Psy-Ops, e tra il 2012 e il 2013 ha prestato servizio a Herat nell'RPSE. Attualmente si occupa in particolare di cybersecurity.

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