L’Usaf valuta la radiazione di parte dei bombardieri B-1B Lancer

L’US Air Force sta valutando la possibilità di radiare un certo numero di bombardieri B-1B Lancer (una sessantina di velivoli in servizio) per dirottare il denaro così risparmiato per ordinare un numero maggiore di nuovi bombardieri Northrop Grumman B-21 Raider.

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Il capo di stato maggiore dell’USAF, generale David Goldfein (nella foto a lato),  ha dichiarato ai giornalisti il 17 settembre che il B-1B ha importanti problemi strutturali derivato dal logorante e prolungato impiego tattico nei teatri bellici iracheno e afghano e i lavori necessari per mantenerli ancora a lungo in servizio avrebbero costi proibitivi.

Goldfein ha detto che il B-1B è stato progettato per volare a bassa quota e ad alta velocità per penetrare le difese aeree nemiche e colpire gli obiettivi ma negli ultimi anni sono stati impiegati negli ultimi 18 anni a media altitudine e velocità molto basse e con la configurazione alare a massima apertura.

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L’USAF sta pertanto valutando la possibilità di ritirare dal servizio in certo numero di B-1B tra i più logorati e di impiegare i fondi risparmiati per finanziare altri programmi.

Tra questi l’acquisizione del nuovo bombardiere strategico B-21 Raider e di nuove armi di precisione da imbarcare sui bombardieri oltre all’ulteriore ammodernamento della settantina di bombardieri strategici Boeing B-52H che con nuovi motori avrebbero maggiore autonomia e minore necessità di rifornimento in volo.

Foto AFCENT, Northrop Grumman e USAF

 

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