Prosegue la revisione e ammodernamento dei Sukhoi Su-25 peruviani
Agli inizi dello scorso settembre l’Aeronautica Militare peruviana ha ricevuto il terzo aereo d’attacco Sukhoi Su-25 “Frogfoot” revisionato e rimodernato. Si tratta nel dettaglio di un Su-25UB (numero di registrazione FAP 083) che dopo aver superato le prove a terra dei vari sistemi di bordo e i corrispondenti voli di prova e accettazione, è arrivato presso l’11° Gruppo Aereo situato nella base aerea di El Pato nella città di Talara, nel Perù nord occidentale.
Il contratto stipulato il 23 dicembre 2014 del valore di 31,99 milioni di dollari è frutto di un progetto congiunto tra la società statale peruviana SEMAN e Rosoboronexport e consentirà all’Aeronautica Militare di Lima di proseguire per molti anni ancora l’uso operativo della propria flotta di aerei da attacco al suolo Su-25.
Come da prassi, i vertici militari locali si erano rivolti alle principali aziende di riparazione aeronautica dell’area ex-sovietica con specifica gara d’appalto; solo dopo aver valutato le varie proposte ricevute è stato deciso di scegliere l’azienda russa e procedere così all’ammodernamento di 10 Frogfoot (6 Su-25K e 4 Su-25UBK) su 18 totali attualmente in servizio con la Forza Aerea peruviana.
Di questo importo 15,44 milioni di dollari sono stati destinati alla riparazione dei principali componenti e dei sistemi avionici; 8,25 milioni di dollari sono relativi alla fornitura di paracadute freni, pezzi di ricambio e documentazione tecnica e infine, 8,3 milioni di dollari riguardano la revisione di motori Tumansky R-95Sh.
Il primo Su-25K (n.r. FAP 070) era stato rimesso in servizio ad agosto dello scorso anno mentre il secondo velivolo, un Su-25UBK (n.r. FAP 085), a metà marzo 2019; un quarto aereo inoltre dovrebbe essere consegnato ai reparti peruviani quando questa notizia sarà pubblicata.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.