Il punto sul programma Saab Gripen E/F

Il programma per lo sviluppo, la produzione e la messa in servizio del velivolo da combattimento multiruolo di nuova generazione Saab Gripen E/F è entrato nella fase della produzione e consegna dei primi esemplari di serie, con una campagna di test, valutazione e certificazione da parte dei primi due operatori, l’Aeronautica Svedese e quella Brasiliana, che porterà la prima al raggiungimento di una capacità operativa iniziale nel 2023. Nel frattempo, cresce l’interesse per il velivolo nelle diverse versioni Gripen C/D e Gripen E/F e la campagna export entra nel vivo d’importanti gare internazionali.

L’occasione per fare il punto sul programma di sviluppo, produzione e messa in servizio del nuovo velivolo Gripen E/F è stata offerta dalla conference call ‘Gripen Seminar’ che il gruppo Saab realizza a cadenza annuale e quest’edizione tenutasi lo scorso 26 marzo. Preliminarmente all’introduzione del seminario, il gruppo Saab ha dichiarato che il COVID 19 ha avuto finora un impatto limitato sul Gruppo anche se successivamente è stato deciso di sospendere la distribuzione dei dividendi per il 2019 in attesa di capire quali effetti avrà la pandemia.

Parlando in occasione dell’evento, il capo dell’unità aziendale Gripen E/F, Eddy de la Motte, ha dichiarato che, essendosi svolta secondo i piani prefissati la fase principale della campagna di verifiche delle caratteristiche di volo della macchina, l’obiettivo principale del programma di test e validazione è ora quello di verificare le capacità della suite avionica e dei sensori imbarcati.

“Oggi abbiamo 6 aeromobili coinvolti nei test in volo”, ha dichiarato de la Motte, dopo che il primo prototipo ha effettuato il volo inaugurale nel 2017.  “Stiamo procedendo secondo i piani prefissati, soddisfando le aspettative dei nostri clienti. Negli ultimi 12 mesi (dall’ultimo seminario) abbiamo superato i traguardi delle 100 e 200 ore di volo di prova e più recentemente, solo un paio di settimane fa, abbiamo superato il traguardo delle 300 ore di volo del programma di prove”, ha spiegato de la Motte.

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A questi il rappresentante della Saab ha aggiunto, come meglio vedremo oltre, l’inizio delle attività di produzione delle componenti del primo velivolo di serie della versione biposto operativo/adddestrativa Gripen F, qualche giorno prima della conferenza call.

Importanti traguardi per un programma che ha visto l’assegnazione del contratto di sviluppo e produzione del velivolo nella versione monoposto Gripen E in 60 esemplari per il Ministero della difesa svedese nel 2013 e la firma del contratto con il primo cliente export, rappresentato dal Ministero della Difesa brasiliano nel 2014, unitamente ad un sostanzioso pacchetto di trasferimento di tecnologie con la produzione in loco non soltanto del Gripen E ma anche della versione biposto Gripen F per un totale di 36 macchine (28 Gripen E ed 8 Gripen F).

Le versioni Gripen E/F rappresentano un significativo salto generazionale rispetto alle versioni C/D da cui si differenziano per un’ampliata capacità avionica/sensoristica, di carico carburante e bellico. Ciò grazie principalmente allo spostamento del carrello dalla fusoliera alla radice alare che ha permesso d’incrementare di quasi il 40% la capacità dei serbatoi di carburante interni e quindi l’autonomia di volo, nonché i punti d’attacco per carichi esterni che sono saliti da 8 a 10, un sistema propulsivo più potente del 25% grazie all’adozione di una versione potenziata del turbofan General Electric F-414, ed una suite avionica e sistema di controllo del volo di nuova generazione.

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La versione biposto operativa/addestrativa Gripen F si differenzia precipuamente per l’allungamento della fusoliera di circa 60 centimetri per il secondo posto di pilotaggio che presenta un cockpit analogo a quello anteriore.

Il primo esemplare prototipico ha volato nel 2017, seguito da altri tre di cui l’ultimo (39-10) rappresenta il primo con la cellula di serie del velivolo. In particolare, in aggiunta a quest’ultimo risultano impegnati nelle prove in volo, come ha rimarcato de la Motte, l’esemplare 39-8 che è stato principalmente utilizzato per la verifica dell’inviluppo di volo e del sistema di controllo di volo, il 39-9  come banco di prova per sistemi e sensori di bordo, ed il dimostratore 39-7 NG che, utilizzato principalmente per la mitigazione del rischio del programma, è stato recentemente riequipaggiato con avionica e funzionalità della versione monoposto, incluso un cockpit posteriore completamente riconfigurato alla futura versione di serie.

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A queste macchine dedicate alle prove in volo, si sono aggiunti i primi velivoli di produzione in serie nella versione monoposto 6001 (denominazione svedese JAS 39E) e 6002 (denominazione brasiliana F-39A) rispettivamente per il Ministero della Difesa brasiliano e svedese, consegnati da Saab rispettivamente a settembre e dicembre 2019.

Guardando al programma dal punto di vista svedese, oltre al primo velivolo di serie che ha effettuato il volo inaugurale con ai comandi un pilota dell’Agenzia per i Materiali della Difesa svedese (FMV) ed ha visto il coinvolgimento anche di piloti dell’aeronautica svedese, “altri due velivoli (il secondo e il terzo di serie) saranno consegnati nel 2020 e anche questi entreranno a far parte del gruppo di velivoli destinati al programma congiunto Industria-Difesa per la verifica delle prestazioni/capacità del velivolo e relativa messa in servizio.

Stiamo anche programmando di iniziare le attività presso il centro di test dell’FMV entro la fine dell’anno, il che significa che testeremo l’aereo presso due centri in Svezia”. La cooperazione industriale con la Difesa è fondamentale, fornendo maggiore efficienza, riduzione del tempo e della spesa, ha aggiunto de la Motte.

 

I Gripen brasiliani

Guardando al programma brasiliano, dopo il primo aereo di produzione che ha volato nell’agosto 2019, tecnici, ingegneri e piloti brasiliani stanno attualmente lavorando fianco a fianco con il personale Saab nel programma di test in volo a Linköping (Svezia), sede della linea d’assemblaggio finale e del centro di test e valutazione in volo della Saab.

“Il primo Gripen brasiliano E rimarrà in Svezia fino alla fine del 2020, quando sarà trasferito insieme a personale del paese sudamericano e della Saab in Brasile per avviare il Gripen Flight Test Center (GFTC) in loco ed essere consegnato nel 2021”, ha continuato de la Motte. Nel 2014, il Ministero della Difesa brasiliano ha firmato per un programma incentrato sulla consegna di un lotto iniziale di 28 Gripen E e otto Gripen F (ma sono previsti tre lotti per un totale di 108 fra macchine monoposto e biposto), oltre a un trasferimento completo di tecnologie e la creazione di un team industriale congiunto per sviluppare, produrre, equipaggiare, mantenere in servizio, aggiornare e supportare il nuovo velivolo in Brasile.

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Secondo i piani attuali, i primi 13 esemplari verranno costruiti ed assemblati in Svezia, i successivi otto costruiti in Svezia ed assemblati in Brasile, mentre i rimanenti 15 dovrebbero essere completamente costruiti ed assemblati nel paese sudamericano. Oltre a tali capacità, l’elemento preminente di questa attività congiunta è lo sviluppo e la produzione del Gripen F per l’aeronautica brasiliana, che rappresenta una partnership al 50% tra Saab in Svezia ed il Gripen Design and Development Network (GDDN) in Brasile. Il Gripen F non è solo un’importante aggiunta al portafoglio prodotti a vantaggio del Brasile, ma anche per altri clienti, ha commentato de la Motte, poiché la versione biposto viene attualmente proposta anche per la gara finlandese.

Con sede a Gavião Peixoto São Paulo, il GDDN riunisce Saab ed Embraer, nonché i partner industriali AEL Sistemas, Atech, Akaer e il dipartimento di ricerca tecnologica aerospaziale dell’aeronautica brasiliana (DCTA).

Evidenziando gli ultimi sviluppi delle attività congiunte, tra cui l’inaugurazione del primo simulatore di sviluppo del velivolo fuori dalla Svezia presso il GDDN nel novembre 2019, il capo del programma Gripen ha annunciato che la prima componente della piattaforma Gripen F, che verrà consegnata in Brasile nel 2023, è stata realizzata la scorsa settimana presso le strutture di Saab a Linköping.

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Si tratta di una sezione del condotto della presa d’aria del motore, situato dietro l’abitacolo dell’aeromobile. “Questa pietra miliare è importante per il progetto Gripen perché dimostra che la fase di sviluppo sta procedendo secondo quanto stabilito. Questo evento segna l’inizio della produzione del velivolo biposto, Gripen F, che è molto atteso dall’Aeronautica brasiliana”, ha affermato il colonnello Renato Leite, capo del gruppo di monitoraggio e controllo (GAC-Saab) presso l’Aeronautica brasiliana, in un video presentato durante il Gripen Seminar.

L’architettura avionica di nuova generazione e la suite di missione e sensori del nuovo Gripen, ha generato molte aspettative tra Saab e i clienti e, secondo i primi risultati delle attività di test, “i sistemi funzionano meglio del previsto”, ha dichiarato de la Motte. Il Gripen E/F è dotato di un sistema di missione con il pacchetto software del sistema di controllo del volo separato da quello di missione, la cui differenziazione offre di poter aggiornare in particolare quest’ultimo e quindi le capacità operative della macchina con aggiornamenti graduali rispetto ad un complesso ammodernamento di mezza vita.

La nuova macchina è inoltre equipaggiata sia per le forze aeree svedesi che brasiliane con un cockpit digitale incentrato su di un unico display principale di ampie dimensioni (Wide Area Display/Large Area Display) ed un sistema di visualizzazione informazioni e designazioni bersagli (Helmet Mounted Display) montato sul casco Targo, entrambi sviluppati dalla società AEL Sistemas, una filiale brasiliana di Elbit Systems.

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A questi s’aggiunge una suite per le comunicazioni con sistemi data link standard NATO o nazionali nonché di sensori tra cui il radar con antenna a scansione elettronica attiva (AESA) ES-05 Raven, il sistema IRST (Infra-Red Search & Tracking) Skyward G e IFF di ultima generazione, tutti forniti dal gruppo Leonardo, unitamente ad una suite EW integrata di nuova generazione sviluppata da Saab con sistema di sorveglianza elettronica/sistema di allerta radar (RESM/RWR), contromisure elettroniche in radio-frequenza (RECM), e sistemi di lancio chaff/flare e decoy attivi a perdere (AED) Leonardo BriteCloud, in aggiunta a un sottosistema integrato di allerta all’infrarosso contro minaccia missilistiche che fornisce protezione contro i sistemi di ultima generazione.

Il Gripen E/F può anche trasportare e gestire l’Electronic Attack Jammer Pod (EAJP) con capacità di jamming ed attacco elettronico (Airborne Electronic Attack) Arexis di Saab, che è stato testato per la prima volta in volo sul un velivolo biposto nel novembre 2019, consentendo al velivolo di portare a termine missioni di scorta, protezione elettronica e neutralizzazione delle difese aeree nemiche (SEAD/DEAD).

Il velivolo Gripen E è armato con un cannone interno Mauser BK-27 da 27 mm (assente sulla versione biposto) ed un carico bellico trasportabile a 10 punti d’attacco di cui sei subalari e quattro di fusoliera.

In particolare, alle estremità alari, che accolgono anche sensori passivi e sistemi attivi del sistema EW, posso essere trasportati missili aria-aria a corto raggio quali IRIS-T, AIM-9 ed A-Darter, mentre un pilone asimmetrico di fusoliera viene utilizzato per il trasporto di pod per la designazione bersagli e/o ricognizione.

I rimanenti piloni possono essere utilizzati per l’impiego di una vasta gamma d’armamento aria-aria ed aria-superficie: la famiglia Gripen è stata la prima ad essere qualificata per l’impiego del missili aria-aria a lungo raggio MBDA Meteor accanto al sistema AIM-120 e Derby, mentre per quanto riguarda quello aria-suolo può essere trasportato armamento a caduta libera, planante o motorizzato di precisione, fra cui viene indicato l’MBDA Brimstone, Spear, GBU-39/53, Spice 1000, nonché missili stand-off quali il Taurus KEPD 350 e l’AGM-158 JASSM nonchè antinave RBS-15F.

 

Le campagne per l’export

Guardando al mercato delle vendite e delle esportazioni, “nel febbraio di quest’anno, Saab ha avuto l’opportunità di portare per la prima volta la nuova versione del velivolo all’estero. Abbiamo trasferito temporaneamente due velivoli di prova in Finlandia nell’ambito del programma HX di valutazione e di acquisizione di un nuovo aereo da combattimento per l’Aeronautica finlandese, volto a sostituire l’attuale flotta di F-18C/D. Oltre al Gripen E, stiamo offrendo alla Finlandia un pacchetto completo che include le piattaforme Gripen F e AEW&C/ISR GlobalEye, insieme alla capacità per la Finlandia di effettuare manutenzione, riparazione e revisione, produzione di ricambi, assemblaggio finale e creare un centro di sviluppo e supporto dedicato per l’adozione delle tecnologie richieste dalle future esigenze”, ha affermato de la Motte.

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Grazie a tale pacchetto, che secondo quanto è stato riportato ha un costo complessivo che rientra in quello fissato dal Governo finlandese per il programma HX,  le capacità offerte dalle due tipologie di piattaforme permettono di portare a termine non soltanto missioni di difesa aerea ed attacco aria-suolo ed elettronico (grazie all’offerta anche del sistema EAJP), ma anche di sorveglianza dello spazio aereo, terrestre e navale, comando e controllo aerotrasportato, intelligence e ricognizione elettronica.

La soluzione AEW&C/ISR GlobalEye, che viene offerta sulla piattaforma Bombardier Global 6500 anziché 6000, è infatti equipaggiata con un sistema C2 con cinque postazioni per operatori ed una suite di sensori comprendente il radar AESA di sorveglianza aerea a 360° Erieye di Saab, un radar per la sorveglianza marittima Leonardo Seaspray ed una suite elettro-ottica nonché una suite per l’intelligence e la sorveglianza elettronica di Saab.

Questa piattaforma offre inoltre un vantaggio di 20 minuti nella scoperta di minacce aeree alle basse quote rispetto ad una sorveglianza da terra ed è in grado di coordinare le missioni sia di difesa aerea che d’attacco. Nel gennaio 2019, Saab ha proposto un pacchetto che includeva 52 Gripen E, 12 Gripen F ed un paio di velivoli GlobalEye, ma con le più recenti richieste di offerta definitiva a tutti i partecipanti, per cui decisione dovrebbe essere presa nel 2021, non è dato conoscere gli eventuali aggiornamenti.

Svezia e Finlandia hanno recentemente stipulato un nuovo accordo nel settore della Difesa che vede una maggiore integrazione fra le rispettive Difese, mentre nel settore industriale, il gruppo Saab ha vinto importanti programmi in Finlandia, come il sistema di combattimento per le nuove corvette ed armamento per la lotta antisom, e dove dispone già di strutture di supporto locale e programmi di cooperazione con l’industria finlandese.

Saab offre il Gripen E, con il supporto del governo svedese, anche per il futuro requisito di un velivolo da combattimento per il Canada, per un totale di 88 nuovi aerei destinati a sostituire l’attuale flotta di CF-18 della Royal Canadian Air Force. Saab è il team leader insieme a compagnie aerospaziali canadesi tra cui IMP Aerospace & Defense, CAE, Peraton Canada e GE Aviation, che formano il “Gripen for Canada Team”, un’offerta che sarà presentata entro la fine di giugno.

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Il rappresentante Saab ha anche citato brevemente le altre campagne in corso in tutto il mondo, tra cui Colombia, Stati Uniti, Filippine, India, Austria e Croazia, con un crescente interesse dimostrato non solo per Gripen E/F ma anche per Gripen C/D. In particolare, per soddisfare le esigenze della Colombia di rimpiazzo della componente di velivoli Kfir nell’ambito di una gara internazionale il cui vincitore potrebbe essere selezionato il prossimo giugno, la Saab offre 12 Gripen E e 3 Gripen F con la produzione che potrebbe essere realizzata in Brasile.

L’offerta Saab per il programma indiano MRFA (Multi Role Fighter Aircraft) comprende la produzione in loco di 96 dei 114 velivoli previsti con un programma di trasferimento delle tecnologie e know-how, per cui quello brasiliano rappresenta un esempio da seguire. Saab ha siglato l’anno scorso una serie di MoU con aziende locali per migliorare la propria proposta commerciale.

 

Formazione e supporto

Parlando di supporto e formazione, Ellen Molin, responsabile del supporto e dei servizi a sostegno del Gripen, ha messo in evidenza come la società stia investendo nell’espansione del supporto alla formazione del personale fra cui piloti e manutentori.

“Saab ha recentemente concluso con le Forze armate svedesi e la FMV un accordo vantaggioso per tutte le parti, grazie gli sforzi congiunti degli attori. Scopo del presente accordo è cooperare in supporto alle esigenze di formazione esistenti e future relative al Gripen. La soluzione sfrutterà le risorse e le competenze nel miglior modo possibile, a beneficio di tutte le parti interessate. La collaborazione ha portato alla creazione di una nuova Training Academy presso lo Stormo F7 dell’Aeronautica svedese a Såtenäs, in Svezia”, ha sottolineato il rappresentante della compagnia.

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L’accordo è stato firmato un mesetto fa, ma i preparativi sono iniziati lo scorso anno con il reclutamento di istruttori di volo e personale manutentivo, che sono stati sottoposti ad un corso di formazione sulla standardizzazione.

La Gripen Training Academy utilizza le infrastrutture e gli strumenti di simulazione dello Stormo F7 a Såtenäs, mentre Saab contribuisce con sistemi di supporto alla missione (MSS) e un numero limitato di attrezzature di supporto a terra (GSE). La Training Academy è presidiata da piloti ed istruttori sia dell’Aeronautica Svedese che di Saab. Quest’ultimo personale ha un background all’interno della medesima Aeronautica Militare, essendo tutti piloti ex militari. Questo vale anche per la manutenzione fornita dall’Aeronautica ma assistita dai tecnici di Saab. Questi ultimi sono tuttavia un mix di “ex militari” e tecnici con un background civile. La Gripen Training Academy ha contribuito, nel 2019, alla formazione degli allievi piloti svedesi di Gripen mentre attualmente sta addestrando piloti dalla Repubblica Ceca e dell’Ungheria.

L’attuale focus all’interno della Gripen Training Academy è la versione Gripen C/D, ma è iniziata la pianificazione iniziale per il prossimo addestramento sulla versione Gripen E. I piloti della Repubblica Ceca e dell’Ungheria continuano ad essere addestrati sulla versione Gripen C/D in quanto parte del pacchetto contrattuale in vigore, mentre i piloti brasiliani inizieranno la loro formazione durante il terzo trimestre del 2020. Il numero di aeromobili, o piuttosto il numero di ore di volo, è definito dal fabbisogno addestrativo.

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Per quanto riguarda l’evoluzione della manutenzione e del supporto, oltre agli strumenti addestrativi per la manutenzione con l’impiego della tecnologia virtuale, che verranno utilizzati per il prossimo corso di formazione del personale brasiliano che inizierà il prossimo anno, “Saab sta testando e valutando l’uso di pezzi di ricambio stampati in 3D per la riparazione degli aeromobili da danni in battaglia (BDR, Battle Damage Repair)”.

L’idea è quella di utilizzare un’officina trasportabile basata su container per scansionare e stampare rapidamente parti temporanee, installarle sull’aeromobile e consentire che possa raggiungere in volo la base operativa, dove queste parti saranno sostituite quando disponibili.

Il rappresentante della compagnia ha anche sottolineato che Saab ha consegnato un sistema schierabile per la manutenzione (DAM) all’Aeronautica ungherese lo scorso dicembre. Il DAM è una soluzione mobile che consente una capacità di manutenzione potenziata per i caccia e altri tipi di aeromobili. Include un hangar mobile in tensostruttura collegabile ad una serie di officine shelterizzate di manutenzione e supporto in occasione delle operazioni fuori area o quando richiesto, sotto la nota protezione mimetica multispettrale Barracuda di Saab.

 

Coinvolgimento e prospettiva del cliente svedese

Parlando dell’introduzione in servizio della nuova versione di Gripen, il capo del programma Gripen dello staff dell’Aeronautica svedese, il colonnello Torgny Fälthammar, ha sottolineato il forte coinvolgimento da parte della Forza Armata e dell’FMV nelle attività connesse, pur mantenendo un’elevata prontezza operativa dell’attuale flotta Gripen C/D.

Si prevede che quest’ultimo rimarrà in servizio fino al 2035/2040, introducendo al contempo il Gripen E, che dovrebbe diventare operativo nel 2023. Il servizio è alla ricerca del giusto equilibrio tra Gripen C/D ed E per il futuro. Secondo quanto riportato dal Libro Bianco della Commissione Difesa Svedese sulla politica di sicurezza e lo sviluppo dello strumento militare nel periodo 2021-2025, quest’ultima ha proposto di mantenere in servizio le attuali sei unità di velivoli JAS-39 C/D mentre in parallelo viene immesso in servizio il JAS-39E.

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Con una componente di 60 macchine del nuovo velivolo, quest’ultima andrà ad equipaggiare in via graduale 3 o 4 unità mentre 2 o 3 unità è previsto che mantengano gli attuali JAS-39C/D anche oltre il 2030. In pratica i Gripen C/D verrebbe mantenuti in linea con gli attuali sei reparti nel periodo 2021-2025, mentre successivamente si ridurrebbero ad un massimo di 60 macchine con la differenza che sarebbe assicurata dal nuovo velivolo. “L’aeronautica svedese fa parte del team congiunto di valutazione e validazione della nuova versione del Gripen insieme a FMV e Saab.

Siamo di fronte ad una fase d’introduzione in cui effettueremo la valutazione operativa e definiremo il programma per l’immissione in servizio del nuovo velivolo. Nel frattempo, dobbiamo continuare ad addestrare nuovi piloti e tecnici e mantenere un’elevata prontezza operativa in occasione della transizione”.

Come sopra anticipato, Per quanto riguarda la componente dei velivoli da combattimento, l’Aeronautica svedese attualmente mantiene tre basi operative principali, con due squadroni di Gripen ciascuna, per un totale di sei unità, oltre a un team per i test operativi e valutazione della macchina a Linköping. La Forza Armata dispone di un network C2, datalink, piattaforme AEW&C, sensori a terra e cluster di basi disperse situati su tutto il paese, in quest’ultimo caso con piste su strada di soli 800 metri di lunghezza e 16 di larghezza.

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I velivoli Gripen sono in grado di operare con un limitato supporto e di essere approntati per una nuova missione da un team di 6 elementi in 10 minuti su piste avanzate. Fra i diversi settori chiave che sono in corso di rinnovamento da parte dell’Aeronautica svedese per far fronte alle minacce attuali e future, insieme all’adozione del Gripen E per la componente di prima linea, vi è la formazione dei piloti che rappresenta un core business per la Forza Armata.

Utilizzato per l’addestramento di base e avanzato/tattico dal 1986, l’aeromobile SK 60 (Saab 105) deve essere sostituito, ha detto il colonnello Fälthammar, spiegando che il servizio prevede di introdurre un velivolo ad elica per l’addestramento basico mentre pianifica di sostituire l’SK 60, che dovrebbe essere utilizzato per altri cinque anni, con le piattaforme JAS 39C/D da utilizzarsi quali gap filler per l’addestramento tattico e avanzato. A lungo termine, l’aeronautica militare svedese intende introdurre un addestratore avanzato/lead-in fighter di nuova generazione oltre alla piattaforma ad elica per l’addestramento basico.

Foto Saab

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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