Primo contratto di export per l’elicottero da attacco Mil Mi-35P
In occasione del Forum Army-2018 Russian Helicopters presentò l’ennesima variante dell’elicottero d’attacco Mil Mi-24 Hind denominato Mi-35P (da non confondere con la versione da esportazione del Mi-24P con cui condivide lo stesso nome e attualmente in servizio con alcuni paesi come Perù, Indonesia, Cipro e Nigeria).
Secondo le dichiarazioni rese allora dal costruttore per chiarire la natura specifica di questa versione “nel tentativo di ridurre il gran numero di aggiornamenti dei Mi-24 abbiamo sviluppato uno standard comune denominato Mi-35P. Si tratta di una variante meno costosa del Mil Mi-35M”.
Il primo prototipo dell’elicottero ha completato il programma delle prove di volo confermando le caratteristiche prestazionali dichiarate e la correttezza delle modifiche progettuali implementate.
Secondo il servizio stampa di Russian Helicopters infatti, durante i test che si sono svolti sulla base della Rostvertol e del National Center for Helicopter Engineering “M.L. Mil e N.I. Kamov”, il Mi-35P ha eseguito numerosi voli utilizzando nuove armi e attrezzature di bordo cosicché sulla base dei risultati dei test sono state apportate modifiche alla documentazione di progettazione dell’elicottero confermando la possibilità di una produzione di massa.
Appena due anni dopo infatti, in occasione del recente Forum Army-2020 e come annunciato sul nostro canale Telegram, la società russa ha annunciato di aver avviato la produzione in serie del nuovo Mi-35P dopo il completamento dei testi di volo aziendali e nell’ambito di un contratto firmato con un cliente al momento ignoto anche nel numero degli esemplari richiesti.
“Il Mi-35P – ha dichiarato il CEO di Russina Helicopters Andrey Boginsky – è stato creato in collaborazione con le imprese Rostec e combina le migliori qualità della leggendaria famiglia Mi-24 unite alle numerosissime esperienze belliche in tutto il mondo e agli ultimi sviluppi russi nel campo dell’avionica. L’anno scorso abbiamo dimostrato questo velivolo a una serie di potenziali clienti e oggi possiamo affermare con certezza che l’elicottero è molto richiesto: oggi la produzione in serie del Mi-35P è iniziata con il primo contratto con un cliente straniero”.
Per la cronaca il Mi-35P presenta alcune innovazioni come il sistema di mira di osservazione OPS-24N-1L dotato di una termocamera a matrice a onde lunghe di terza generazione, una telecamera TV e un telemetro laser, una cabina di pilotaggio rimodernata con un sistema di navigazione di volo KNEI-24E-1 con display multifunzionali, un sistema di volo digitale PKV-8-35 che ne consente l’aumento della manovrabilità e della stabilità dell’elicottero e ancora il sistema di puntamento PrVK-24-2 aggiornato che consente l’uso di missili guidati anticarro a guida laser 9K121 Vikhr – Whirlwind o 9M120 Ataka-VM e il sistema di contromisure elettroniche L370 Vitebsk (nella sua versione da esportazione denominato President-S), senza tralasciare infine la classica torretta NPPU-23 montata sul muso dotata di un cannone automatico GSh-23L a doppia canna.
L’elicottero mostrato al Forum Army-2020 esibiva inoltre anche la presenza di una mitragliatrice Kord da 12,7 mm installata nella cabina di carico.
Foto Russian Helicopters (Mi-35M)
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.