Anche i contractors di Erik Prince nel business della fuga da Kabul
Non trovi posto sui voli in partenza da Kabul gestiti dai militari americani ed europei? Non riesci a raggiungere lo scalo aereo della capitale Afghana? Nessun problema, i contractors verranno a prenderti a casa e ti imbarcheranno su un charter privato. Prezzo base del servizio: 6500 dollari a persona più eventuali extra.
Nel caos che regna all’aeroporto della capitale afghana c’è posto anche un ultimo business gestito dalle società militari e di sicurezza private (PMC/PSC).
Erik Prince (nella foto sopra), fondatore ed ex amministratore delegato della compagnia militare privata Blackwater e ora alla testa di alcune società di military/security contractors attive in diverse aree del mondo, sta offrendo la possibilità di lasciare l’Afghanistan a chi può permettersi spese ingenti per gli standard afghani.
Lo ha rivelato ieri il Wall Street Journal affermando che gli uomini di Prince, ex membro delle forze speciali della Marina Usa Navy SEAL, assicura una scorta in sicurezza fino all’aeroporto di Kabul e la possibilità di lasciare l’Afghanistan a bordo di un charter.
Sono previsti costi aggiuntivi al prezzo base di 6.500 dollari se le persone da imbarcare devono essere evacuate dalle case impiegando elicotteri, come già stanno facendo le forze speciali statunitensi e di altri paesi alleati, generalmente per portare in aeroporto connazionali rimasti isolati.
A quanto pare vi sarebbero anche alte PMC attive a Kabul che offrono servizi simili rivolti soprattutto ad afghani facoltosi o legati al governo sostenuto dalla comunità internazionale e che temono di dover rispondere ai talebani del loro operato.
Negli anni scorsi Prince propose al Presidente Donald Trump di sostituire i militari statunitensi in Afghanistan con alcune migliaia di contractors che avrebbero continuato ad affiancare i militari afghani contenendo i talebani. Una proposta che avrebbe comportato anche un forte risparmio per le casse di Washington ma sgradita al Pentagono.
Prince è amico personale di Donald Trump, di cui sostenne la campagna elettorale con una donazione di 250 mila dollari. La sorella, Betsy DeVos, è stata ministro dell’Istruzione nell’Amministrazione Trump.
Foto Twitter e US DoD
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