L’Aviazione dell’Esercito nella campagna contro gli incendi
Si è appena conclusa la Campagna Antincendi Boschivi (AIB) che anche quest’anno ha visto gli equipaggi di volo dell’Aviazione dell’Esercito (AVES) in prima linea nel contrasto all’emergenza ambientale.
Nel quadro dell’accordo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile e il Ministero della Difesa per il concorso degli assetti aerei militari nella lotta attiva agli incendi boschivi, la Campagna è iniziata ufficialmente il 15 giugno ed è terminata lo scorso 30 settembre.
Nell’ambito di tale concorso operativo, l’Aviazione dell’Esercito ha garantito il supporto dei propri assetti sul territorio nazionale. In particolare, i Reparti interessati sono stati il Centro Addestrativo AVES e il 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS) “Aldebaran” sulla sede di Viterbo, il 2° Reggimento AVES “Sirio” di stanza a Lamezia Terme (CZ) e il 21° Distaccamento Permanente AVES “Orsa Maggiore” sulla base di Cagliari-Elmas, con gli elicotteri HH-412 e UH-205 dotati di benna “Bambi Bucket” in grado di contenere circa 1.000 litri d’acqua.
Ogni intervento è stato coordinato dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) che ha provveduto ad attivare gli aeromobili della flotta dello Stato in prontezza operativa tutti i giorni dall’alba al tramonto.
Quest’anno l’Aviazione dell’Esercito ha fornito un contributo ancor più significativo rispetto agli ultimi anni con 157 ore di volo durante le quali sono stati effettuati 1123 lanci d’acqua sul fuoco corrispondenti ad un totale di circa 1.123.000 litri. Le regioni in cui gli elicotteri sono intervenuti sono state la Calabria (43 missioni), la Sardegna (10 missioni), il Lazio e l’Umbria (18 missioni).
Nel mese di agosto, a causa dell’entità degli incendi, gli equipaggi dell’AVES sono stati attivati anche più volte nell’arco della stessa giornata, svolgendo diverse missioni con punte d’impiego di 10 ore di volo effettuate in un solo giorno dallo stesso Reparto.
Le fonti di approvvigionamento idrico di norma sono quelle naturali (mare, lago e fiume). Gli elicotteri, grazie alle peculiari caratteristiche aerodinamiche e alla loro versatilità sono in grado di prelevare acqua anche da bacini relativamente piccoli e rilasciarla in luoghi impervi difficilmente raggiungibili da altri mezzi ruotati.
Fonte: comunicato AvEs
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